Elegantissimo, in smoking nero,
camicia bianca e papillon, un visibilmente teso Claudio Baglioni
ha debuttato sul palco dell'Ariston. "Ben arrivati a tutti alla
68/a edizione di questo evento unico al mondo per le sue
peculiarità", ha esordito il 'dittatore' artistico dopo aver
sceso la scala. "A me è bastato leggere festival della canzone
italiana per capire e comprendere cosa andava fatto: mettere di
nuovo al centro le canzoni, per farne di nuovo il momento
principale del festival - ha detto-. Le canzoni sono arte
povera, ma hanno una forza evocativa incredibile, solo gli odori
hanno la stessa forza". Poi Baglioni ha fatto Baglioni, ha messo
in campo la sua poetica: "le canzoni sono come coriandoli
d'infinito, piccoli istanti di eternità. Sono mare, terra,
cielo, neve di sogni che sembra cadere giù da un altro pianeta.
Infatti nessuno sa da dove possano venire. E in quei secondi
fanno piccoli miracoli. Pugni di riso che cuciti insieme
riescono a dare emozione, divertimento, commuovono, emozionano".
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