Ben 11 tipi di orecchiette, comprese
quelle alla 'porca puttèna', che parola di Lino Banfi, sono
talmente uniche da non potere che esclamare queste parole non
appena, ma non mancano ovviamente le 'veghène'. Nel quartiere
Prati di Roma ha aperto da pochi giorni Orecchietteria Banfi, in
(via Gioacchino Belli 116), ricavata dai locali di una ex
videoteca, completamente incentrata sulla figura del noto
attore, sui muri trovi disegnato ovviamente lui vestito da oste,
con citazioni e quadri, ma non mette da parte la qualità della
materia prima, tutta rigorosamente pugliese. Tra le offerte da
non perdere l'antipasto "5-5-5" ( "L'allenatore del pallone"),
'Il tarallocchio prezzemolo e finocchio'.
Orecchiette e panzerotti nella cucina della nuova avventura
tutta familiare di Nonno Libero che a 80 anni si butta nel food
perchè come spiega la figlia Rosanna l'idea è sua il cibo è
l'unica cosa che "non si dimentica e non passa di moda quando è
di qualità, quindi visto che anche io prima o poi verrò
dimenticato, magari in questo modo stuzzico l'appetito". E
allora tre le generazioni coinvolte: Lino, Rosanna che ci sarà
sempre ("ho scoperto che la ristorazione mi piace e mi diverte")
con suo marito Fabio e Walter sino alla giovanissima nipote con
il suo fidanzato, entrambi cuochi.
Non si tratta di un ristorante convenzionale, ma di un luogo
pensato per l'asporto che prevede però alcune sedute, circa
sessanta, per il consumo in loco.
Una ricerca iniziata due anni fa, che a novembre approderà in
un'altra iniziativa che sbarcherà nei supermercati con prodotti
pugliesi doc di "Bontà Banfi", un marchio di alimenti
selezionati con cura da tutta la famiglia che si rivolgerà alla
grande distribuzione come ai mercati esteri.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA