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Glow, il wrestling femminile anni '80

Glow, il wrestling femminile anni '80

Su Netflix dal 23/6, tra ideatori mamma Orange Is The New Black

ROMA, 18 giugno 2017, 10:21

Nicoletta Tamberlich

ANSACheck

Glow - RIPRODUZIONE RISERVATA

Glow - RIPRODUZIONE RISERVATA
Glow - RIPRODUZIONE RISERVATA

"In questo mondo ci sono i buoni e ovviamente i cattivi e non mi farò estromettere con prepotenza...". Ma "era la parte dell'uomo, la devi recitare di nuovo". La battuta era "C'è sua moglie sulla linea 2!". E' in arrivo su Netflix, la più grande rete di Internet TV del mondo, con oltre 100 milioni di abbonati, la serie originale Glow, che sarà disponibile dal 23 giugno in tutti i Paesi in cui il servizio è attivo.

Ispirata all'omonimo show degli '80, Glow racconta la storia di Ruth Wilder (una esilarante Alison Brie), un'attrice disoccupata di Los Angeles che trova la sua ultima chance per entrare nello star-system nel mondo tutto glitter e fibra sintetica del wrestling femminile. Scartata da molti provini e ormai alle strette dal punto di vista economico, Ruth non molla. Non è lei a sbagliare i casting, semplicemente non ne esistono adatti a lei, visto che Hollywood investe esclusivamente su film con protagonisti maschili. Ad ogni modo, la nostra eroina vuole continuare a recitare ed è disposta a tutto. E così Ruth risponde a un'audizione che cerca "donne non convenzionali, qualsiasi cosa significa". Si ritroverà magicamente catapultata nel mirabolante mondo del wrestling femminile, anzi nella spettacolarizzazione di questa disciplina tramutata in irresistibile show televisivo. L'ideona arriva da un giovane e ambizioso produttore interpretato da Chris Lowell; alla guida c'è il regista di alcuni film di culto ad alto tasso di sesso e violenza (Marc Maron); in ballo - o meglio, sul ring - ci sono un manipolo di giovani donne con qualche ambizione di notorietà e il proprio personale bagaglio di esperienze e nevrosi.

Oltre a lavorare con 12 disadattate di Hollywood, Ruth deve anche affrontare Debbie Eagan (Betty Gilpin), un'ex attrice di soap-opera che ha lasciato il lavoro per avere un bambino, per poi scoprire che la sua vita non era affatto perfetta come sembrava. E al timone c'è Sam Sylvia (Marc Maron), un regista di B-movie senza futuro, che ora guida un gruppo di donne nel mondo del wrestling.

Glow è stato creato da Liz Flahive (Homeland, Nurse Jackie) e Carly Mensch (Nurse Jackie, Orange Is The New Black, Weeds). La creatrice di Orange is the new black Jenji Kohan e Tara Herrmann sono produttrici esecutive, insieme a Flahive e Mensch, le showrunner. Il titolo è l'acronimo di Gorgeous Ladies of Wrestling, progetto realmente esistito negli anni '80 che comprendeva il lancio di una federazione di wrestling femminile e relativo canale tv. Tutti i protagonisti hanno vite dove l'insoddisfazione la fa da padrone. Ma Glow non scivola nel dramma assoluto, è ricco di sorprese. Dettagliata la ricostruzione dell'epoca, nei vestiti, nella ricerca dell'ambientazione, dalle sigarette accese ai programmi dell'epoca che fanno capolino dalla tv. Nella colonna sonora non manca l'heavy metal del periodo (per esempio i Quiet Riot di Come on feel the noize).


   

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