Momento di grazia per Carlo Conti che arriva a salire sul palco più ambito per un conduttore, quello di Sanremo, e per uno strano scherzo del destino proprio nell'anno in cui il paese è guidato da un altro toscano doc e dalla battuta pronta come lui, Matteo Renzi. A sciogliere la riserva il direttore di Rai1 Giancarlo Leone nel corso della presentazione del nuovo programma della rete ammiraglia '"Si può fare!": una gara fra vip che andrà in onda in prima serata da venerdì 2 maggio, con una speciale anteprima il 28 aprile, e che vedrà nelle vesti di giudici il conduttore televisivo Pippo Baudo, il ginnasta e campione olimpico Jury Chechi e la conduttrice e cantante Amanda Lear.
"Due anni fa avevo detto in una conferenza stampa che avrei cominciato a pensare a Carlo Conti per Sanremo quando sarebbe stato meno presente all'Eredità. E ora il caso vuole che abbia lasciato il testimone a Fabrizio Frizzi, evidentemente non è un caso", sorride il direttore dell'ammiraglia Rai. E poi spiega più in dettaglio: "Ho parlato con Fabio Fazio nei giorni scorsi e lui ha ritenuto di non lavorare sul Festival di Sanremo 2015, ma di fare comunque altre cose. Avevo detto che la prima scelta sarebbe stato Conti ed infatti l'ho chiamato e sono certo che realizzeremo un bellissimo progetto", annuncia Leone, precisando naturalmente che mancano ancora i vari passaggi tecnici e formali. "Dobbiamo sentire ancora i vertici aziendali e tener presente anche l'appuntamento con la Sipra per la presentazione dei nuovi palinsesti. Il lavoro da fare è ancora tanto, ma sono molto fiducioso". "Adesso vediamo se anche Sanremo si può fare!'": gioca con il titolo del suo nuovo varietà del venerdì Conti per confermare la neo investitura da parte del direttore di Rai1. "Siamo alla fase iniziale", sottolinea il conduttore.
"E sono ancora un po' frastornato, mettetevi nei miei panni, tra l'altro ho anche questo nuovo programma che parte venerdì 2 maggio ed è tutto in via di definizione. I vertici aziendali devono solo decidere. Siamo solo al primo dei venti step. È un progetto sul quale stiamo lavorando, se sarà ritenuto forte dall'azienda lo faremo. Mancano cioè vari elementi: la stesura dell'idea in questione, la condivisione del progetto da parte della rete, l'approvazione da parte del direttore generale e del Cda Rai. Mi metterò subito al lavoro. Me l'hanno detto ieri mattina". Per poi aggiungere "Devo trovare un'idea che piaccia al pubblico, alla rete ed alla discografia". Per Conti, in pole position varie volte per il Festival, la 65/a edizione potrebbe essere l'occasione d'oro. Il conduttore fiorentino, amato dal pubblico di Rai1, che lo ha sempre premiato sia nel preserale, con l'Eredità, sia nei suoi programmi di prime time, da "I migliori anni" a "Tale e Quale Show", potrebbe essere la vera carta vincente del Festival, dopo quello di quest'anno che non ha brillato in audience. "Sono tranquillo - aggiunge - perché non ho mai visto Sanremo come un punto di arrivo, ma come una delle tante cose che faccio, non l'ho mai rincorso ma sono felice". Sì, ma una canzone della vita ce l'avrà Carlo Conti? "Eccome, certo, tutti ce l'anno, ci mancherebbe: 4 marzo 1943 di Lucio Dalla", risponde. Il conduttore preferito del festival? "Tanti, a cominciare da Pippo Baudo che è il signore della tv: l'ha inventata la Rai, sono onorato di averlo tra i giudici del mio nuovo programma. Ma anche Fazio mi è piaciuto".
