Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Cultura
  1. ANSA.it
  2. Cultura
  3. Teatro
  4. Francesco Pannofino, per i 60 mi regalo Aristofane

Francesco Pannofino, per i 60 mi regalo Aristofane

Prima volta per l'attore a Siracusa per Giampiero Solari

 "A 60 anni è importante regalarsi una 'prima volta'. L'anno scorso ho provato il musical, quest'anno mi regalo il Teatro greco". A raccontarlo è Francesco Pannofino, attore e doppiatore di tanti divi di Hollywood, che in realtà gioca d'anticipo, perché al compleanno tondo tondo arriverà solo fra qualche mese, il 14 novembre prossimo. Ma già si prepara ad esser una delle sorprese del prossimo 54/o Festival del teatro greco di Siracusa, quando, dal 29 giugno all'8 luglio, ai 6 mila spettatori della platea del Teatro antico potrà capitare di sentire Aristofane con la voce di George Clooney. O Denzel Washington invocare il favore degli Dei. Nessun corto circuito, sarà, per l'appunto, "la prima volta" di Pannofino a tu per tu con i sacri testi della commedia greca, chiamato da Giampiero Solari come protagonista de 'I cavalieri', testo scritto nel 424 a.C. (al tempo vinse le celebri Lenee), per la prima volta in scena a Siracusa per l'Inda. Al centro, la battaglia di due laidi mercanti per la conquista della supremazia sulla città, metafora del rapporto oscuro del potere, degli uomini che diventano vittime di se stessi e della propria ambizione e sul populismo. Perché, scrive Aristofane, solo chi imbroglierà meglio e più a lungo riuscirà a portare Atene finalmente in alto. "Decisamente una sfida per me", racconta all'ANSA Pannofino, reduce dall'ultima tournée con 'Mio nipote Bukurosh. Ovvero il ritorno dei suoceri albanesi' di Gianni Clementi. "Nella mia carriera - dice - non ho frequentato molto i classici. Ho recitato Flaubert, Cechov, ma mi sono concentrato di più sulla commedia contemporanea. Quando chiama Solari, però, ascolto sempre con attenzione quello che ha da dirmi. È un artista, un visionario, con cui si possono fare gran belle cose. E a leggere Aristofane oggi, è impressionante quanto il suo testo sia attuale". In scena Pannofino sarà un immorale e cinico salsicciaio, che a suon di minacce, insulti, vanterie e aggressioni sfida alla scalata al potere il rivale mercante in cuoio, interpretato da Gigio Alberti. Con loro anche Antonio Catania, mentre Roy Paci, oltre a firmare le musiche, sarà il Corifeo. "La volgarità del mio salsicciaio è proprio nell'animo, più che nelle parole, nel modo in cui conduce la sua battaglia - prosegue l'attore - Sono molti i riferimenti ai giorni nostri. Le dinamiche umane, le relazioni, i rapporti, le meschinità sono sempre quelle. Il grande autore le mette insieme e la sua opera rimane per sempre. Questo mi interessa molto, raccontare attraverso il mio personaggio alcuni vizi e limiti del nostro tempo, che erano vizi e limiti già nel 400 a.C, perché propri dell'uomo. Come diceva Quasimodo, 'sei sempre quello della pietra e della fionda, uomo del mio tempo'". Con un volto popolarissimo anche tra cinema e tv, l'intenzione a Siracusa è anche di allargare la platea abituale del teatro e richiamare il grande pubblico, come già con Ficarra e Picone lo scorso anno ne Le Rane. "Se è così ben venga - risponde lui - Di certo è tutto nuovo per me. Chissà, magari l'anno prossimo mi lancio a dirigere un'orchestra. Ha detto Roy Paci che alle prove mi insegnerà a suonare la tromba, uno dei miei sogni da bambino". E ai 60 anni, come si approccia Pannofino? "Mi sono già approcciato - ride - L'età psicologicamente un po' conta, ma mi sento ancora in forma. Un regalo? Più che per me, lo chiedo per mio figlio che a 20 anni vorrei individuasse la sua strada in modo un po' più chiaro".

        RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA

        Video ANSA



        Modifica consenso Cookie