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Max Giusti, 50 anni e Va tutto bene

Max Giusti, 50 anni e Va tutto bene

Nuovo spettacolo a teatro, in attesa di tornare in tv su Nove

ROMA, 19 febbraio 2018, 10:08

Daniela Giammusso

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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''I 50 anni? Non mi fanno paura. Devo solo stare attento, a quest'età ti uccide la tagliatella''. E' un vulcano di parole Max Giusti, che all'alba di un compleanno tondo tondo (compirà mezzo secolo il prossimo 28 luglio) e in attesa del ''nuovo programma per Discovery sul canale Nove che girerò in primavera'', è pronto a tornare mattatore in teatro con ''Va tutto bene'', nuovo one man show scritto con Giuliano Rinaldi, Marco Terenzi e Alessandro Bonanni, al debutto al Teatro Olimpico di Roma dal 20 febbraio al 4 marzo e da ottobre in tournée. ''Va tutto bene arriva dal titolo della canzone che ho inciso con gli Statuto - racconta l'attore all'ANSA -. Ma anche dall'idea che tutti quelli che come me, nati tra il '65 e l'85, sono cresciuti aspettando il 2000. Negli anni '80, tutti a studiare, prendere la laurea. Ma non bastava, serviva anche il master. E oggi ci ritroviamo che la vera tendenza, colui che davvero riesce a riunire la famiglia davanti alla tv, è il cuoco. Anche se ora si chiama chef, è snob e ha il nome ricamato sulla giubba''. Così Giusti, questa volta si presenterà ''nudo in scena, metaforicamente parlando'', s'intende, senza band ne' orpelli. ''Avevo voglia di 'sfidare' di più il pubblico'', spiega, unico mattatore della serata, a fare un bilancio tra passato e presente. ''È questo il futuro che ci aspettavamo?'', si chiede. Perché in fondo, spiega, chi è alla soglia dei 50 può dire di averne viste già viste tante. E per esempio, ''ha almeno 4-5 aneddoti con i quali fare colpo a cena, magari con una donna più giovane. Fila tutto liscio - racconta - fino a quando al ristorante arriva il menù, che il cinquantenne presbite non riesce a leggere e quindi finisce disperatamente per ordinare il piatto del giorno o il vino della casa''. C'è poi l'ossessione per la tecnologia, i viaggi in offerta (''mio padre, metalmeccanico, ha sognato tutta la vita Acapulco. Oggi a 99 euro vai a Tbilisi andata e ritorno senza nemmeno sapere dov'è''), la Roma di Spelacchio. Anzi, l'eterna lotta tra Roma Nord e Roma Sud, ma anche Milano, la capitale morale dell'Italia, dove nascono le prossime tendenze. E poi la nuova moda di ''sentirsi imprenditori: vogliono tutti aprire una casa vacanza. Come fanno? Il 90% aspetta che muoia la nonna, ma il grande nemico oggi è la medicina'', scherza ancora Giusti, che porterà in scena, anzi in video, anche una carrellata di personaggi, ''per la prima volta completamente travestito''. Si va dal ''narratore Elton John a Vasco che spiega cosa non devono fare i giovani'' e ancora ''l'unico settantaduenne con 5 milioni di visualizzazioni'' (alias Cristiano Malgioglio) e gran finale con ''Bono Vox che traduce in italiano le sue canzoni, trasformandole in successi di Sanremo''. Ma tra il serio e il faceto, Max Giusti come si appresta a questi 50 anni? ''Ho detto al mio manager: non mi importa più niente dell'arte, ora ricoprirmi solo di soldi'', risponde prendendosi in giro. Poi si fa serio. ''Per uno che ha dormito fino a 20 anni in un mobile letto in corridoio, con la vicina che mi vedeva in mutande dalla porta di casa - dice - ho davvero tutto quello che desideravo: 2 paia di jeans, una famiglia, la possibilità di andare a fare la spesa chiedendo 'il prosciutto, quello bono' e una casa come sognavo. E posso far ridere il pubblico: se sapessero quanto è bello, vorrebbero essere pagati loro''.

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