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Il corpo che forma lo spazio, emozioni M-UNO al MACRO di Roma

Per 'Living Nature' Arte, dibattiti e incontri su temi ambientali

Una performance di suono, parola, immagine, movimento dove è il corpo a dare forma allo spazio. E' M-UNO, uno dei momenti che ha caratterizzato l'evento Living Nature - Arte, dibattiti e incontri su temi ambientali - , il 9 e 10 giugno al MACRO (Museo D’Arte Contemporanea Roma) Testaccio - Spazio Factory - La Pelanda sotto la direzione artistica di Antonietta Campilongo.

M-UNO, la performance di Barbara Lalle LE FOTO

"M-Uno - dice la performer Barbara Lalle - è un progetto che non nasce da una semplice collaborazione tra artisti, tra me, Pamela Ferri, Gianluca Fasteni e Ombretta Luciani. M-UNO indaga i rapporti tra uomo e universo: è stata la prima volta che il mio lavoro ha lasciato contenuti analitico-introspettivo, sociali o di denuncia per affrontare temi più astratti. Mi sono messa totalmente in gioco e la matrice di Pamela Ferri si è trasformata ed ha preso le sembianze del mio corpo, delle mie mani, della mia voce, della mia anima".

La vigilia della performance  il VIDEO

Quali le aspirazioni e i progetti per il futuro? "Spero - risponde Lalle - che M-UNO, dopo la prima esibizione a Interno 14 e la seconda al MACRO Testaccio, si possa arricchire di nuovi contenuti e approfondire sempre più il delicato e prezioso rapporto che oguno di noi ha con il creato, con la natura, con quello che è infinitamente grande o piccolo. E spero che, grazie anche a questo nuovo progetto, noi di M-UNO possiamo trovare un ruolo importante in un contesto artistico internazionale".

Le musiche originali sono di Gianluca Fasteni, i costumi di Ombretta Luciani.

“M-UNO  - spiega Roberta Melasecca che ha curato l'immagine dell'evento - nasce dalla Matrice Mater di Pamela Ferri, all’interno di un Sistema Sferico dove la Matrice Mater, in una totalità ininterrotta, assume sempre nuove e diverse configurazioni e sembianze. Si materalizza nel micro e nel macro, nell’infinitamente piccolo e nell’infinitamente grande, plasma i pensieri e assume forme che solo apparentememente sono inconciliabili tra loro. Oggetto, corpo, essere vivente: ogni elemento risponde ad una legge universale, ad un codice originario ma diventa significante solo nella relazione con gli altri elementi e il tutto. Nella Matrice Mater ogni cosa è puro spirito e pura essenza: percorre il suo raggio luminoso e misterioso e, solo nel momento in cui avviene improvvisamente la connessione, genera Vita, Forma e Sostanza. E’ uno Spazio TempoR(e)ale che sembra provenire dalla geometria frattale e dalla teoria armonica delle stringhe: l’infinito continua a ripetersi ininterrottamente nel movimento e nelle forme diventando corpi, gioielli, vele, strutture architettoniche complesse, libri, superfici piane e sferiche, spazi sospesi. M-UNO è il corpo di Barbara Lalle plasmato dalla Matrice: un solo CorpoR(e)ale, sequenze d’immagini che non sono solo virtuali o potenzialmente immaginabili dalla nostra mente, ma Realtà tangibili, strutture in perfetto ma fragile equilibrio, traslate nella Realtà vera o nella Realtà parallela delle cose, dove le dimensioni si moltiplicano e si espandono in una spirale cosmica". 

(Credit: Ansa.it ringrazia  Gianluca Fasteni e Nicholas Berardo per i contributi videoe Antonio Virzi per le foto)

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