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Opera Roma: 'Così fan tutte', l'amore ieri come oggi

Opera Roma: 'Così fan tutte', l'amore ieri come oggi

Mozart ambientato a scuola da Vick e diretto dalla Scappucci

ROMA 19 GEN, 19 gennaio 2017, 18:43

di Paolo Petroni

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OPERA ROMA: COSI ' FAN TUTTE, MOZART APRE STAGIONE Sul podio Speranza Scappucci, regia di Graham Vick - RIPRODUZIONE RISERVATA

OPERA ROMA: COSI ' FAN TUTTE, MOZART APRE STAGIONE Sul podio Speranza Scappucci, regia di Graham Vick - RIPRODUZIONE RISERVATA
OPERA ROMA: COSI ' FAN TUTTE, MOZART APRE STAGIONE Sul podio Speranza Scappucci, regia di Graham Vick - RIPRODUZIONE RISERVATA

Un successo personale per Speranza Cappucci sul podio dell'Opera della sua città per la prima volta, ma applausi lunghi e calorosi per tutti e per lo spettacolo di questo ''Così fan tutte'' mozartiano dalla resa molto teatrale e coinvolgente, grazie a un gruppo di cantanti che hanno saputo adattarsi alle richieste recitative della regia di Graham Vick.

 Una donna a dirigere l'orchestra per questo lavoro per molti versi rivoluzionario, perché dà rilievo alle figure femminili mettendole sullo stesso piano dei maschi proprio riguardo al sesso, sottolineando come i loro desideri non siano diversi da quelli dei loro compagni con cui sono messe alla pari, come dimostra anche il finale, cosa che ha affascinato e su cui ha lavorato anche Vick. Il testo, considerato uno dei più belli e equilibrati di Da Ponte che per Mozart aveva già scritto due capolavori, ''Nozze di Figaro'' e ''Don Giovanni'', racconta appunto di due donne, Fiordiligi e Dorabella, oggetto di una scommessa dei loro innamorati col più anziano, scettico e vissuto Don Alfonso che è sicuro, se loro si assenteranno, che le due giovani li tradiranno e che riuscirà, sebbene il finale sia poi lieto, a spingerle a accettare d'essere infedeli con l'inganno e l'aiuto della cameriera Despina. Una vera commedia, con tanto di scambi di persona e travestimenti, giocata anche su allusioni e doppi sensi salaci, ma in cui si intreccia il dramma della gelosia e dei sensi di colpa così che le quasi quattro ore, compreso l'intervallo, passano veloci come il ritmo e la vivacità della musica, quasi un vortice in cui tutti sono attirati e che sembra correre verso il finale.

    Vick, per far rivivere quella contemporaneità che la vicenda aveva ai tempi di Mozart, visto che i giochi d'amore sono gli stessi ieri come oggi, ha ambientato tutto in una bianca aula scolastica contemporanea, con banchi e sedie di plastica colorata, dove sono due coppie di studenti a vivere la scommessa e la sfida proposta loro dal professore Don Alfonso con l'aiuto di Doralina che qui è una bidella. Dopo il primo momento, un po' spiazzante, con Guglielmo e Ferrando con zainetti, magliette e scarpe da ginnastica che lanciano aereoplani alle spalle dell'insegnante come bambini delle elementari, pian piano la cosa prende un andamento più adulto, ci si abitua e in fondo il tutto più o meno funziona, anche perché la musica e il testo sono di una forza che gli dà comunque vita autonoma.

    Comunque di livello più che buono tutti gli interpreti che hanno lavorato con sapienza vocale, bella dizione e un vero impegno attoriale sempre legati all'andamento, la leggerezza, l'intensità, l'ironia della musica, in momenti sublimi come per l'aria ''Soave sia il vento'', nei bellissimi duetti del secondo atto tra le due coppie di innamorati, sino a ''Per pietà'' di Fiordiligi, ardentemente e umanamente divisa tra desiderio e senso di colpa. Si va da Pietro Spagnoli per Don Alfonso, Francesca Dotto per Fiordiligi, Chiara Amarù per Dorabella, Vitto Priante per Guglielmo, Juan Francisco Gatell per Ferrando e Monica Bacelli per Despina tutti applauditissmi a scena aperta dopo le loro arie e che, nelle repliche sino al 27 gennaio, si alterneranno con un cast pare di non minore qualità con, nei ruoli suddetti, Paolo Bordogna, Federica Lombardi, Paola Gardina, Mattia Olivieri, Antonio Poli e Daniela Pini. La Scappucci, romana, 42 anni, diplomata a Santa Cecilia e alla Juilliard School di New York e dal prestigioso debutto all'Opera di Vienna con ''Ceneretola'' e ''Traviata'', sedeva al fortepiano personalmente per accompagnare alcuni recitativi, ed poi salita per i ringraziamenti in palcoscenico coi lunghi capelli chiusi in una coda e nel suo vestito nero con scarpe scarlatte dai tacchi alti salutata da un intensificarsi degli applausi.

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