Riccardo Muti ha scelto Milano in
particolare la Fondazione Prada per la settima edizione della
sua Italian Opera Academy, dieci giorni di lavoro intenso, dal 4
al 15 dicembre, rivolte a giovani direttori d'orchestra con
prove aperte al pubblico così come le esibizioni finali,
quest'anno dedicate a Nabucco.
Il periodo è stato scelto "perché era l'unico in cui ero
libero e questo coincideva con la possibilità della Fondazione"
ha detto alla presentazione dell'Academy. Insomma una
coincidenza la presenza del maestro a Milano nei giorni
dell'inaugurazione della stagione lirica della Scala. "Ma siamo
in provincia qui? Ho fatto l'Academy in città dove succede di
tutto e Muti che fa l'accademia è un valore aggiunto" Il mio
periodo scaligero è stato bellissimo. Questo è l'unico periodo
in cui ero libero. La Scala fa la sua attività e Muti fa la sua
accademia, questo non deve disturbare la grande Scala".
"Figurarsi se a ottant'anni vengo qui per scocciare. Qualcuno
può pensarlo dall'altra parte ma - ha osservato - è un problema
suo".
Dopo aver fondato nel 2004 l'orchestra giovanile Cherubini
"dove sono passati oltre 700 musicisti che ora siedono in
orchestre italiane e straniere importanti", Muti ha deciso di
creare l'accademia per trasmettere quello che sa e dare la
giusta rilevanza all'opera italiana che "viene bistrattata in
maniera ignobile" all'estero. "Una goccia nel mare non cambia il
mondo, ma è sempre una goccia e ho pensato di mettere a
disposizione quanto ho imparato dagli insegnanti che ho avuto e
dai grandi che ho incontrato" ha concluso.
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