"Non mi è piaciuto ricevere
critiche e commenti da alcuni, quella piccola parte, del mio
paese ma oggi, al campo, si è visto che il paese è dalla mia
parte, mi conosce. Sono stato sempre contro ogni tipo di
violenza. Oggi è stato un modo per rispondere a quelle poche
persone che mi hanno etichettato per ciò che non sono
assolutamente". Lo ha detto, a Fiumicino, sul campo dello Stadio
Pietro Desideri, al termine della partita contro il Tolfa, il
rapper Junior Cally, che ha debuttato all'85esimo minuto con il
Fiumicino 1926. In tutto 9-10 minuti in campo, compreso il
recupero. Tribune piene, circa 4-500 gli spettatori, tanti
genitori con bambini e ragazzi, per incitare, con cori ripetuti,
la formazione di casa ed il rapper, all'esordio ufficiale, che
al termine dell'incontro ha ricevuto l'affetto di molte persone
e richieste di selfie, soprattutto dai giovanissimi.
Dal palco di Sanremo ai campi di calcio della sua città.
Ribadendo oggi che una parte dei ricavati della partita sarà
destinata ad un'associazione contro la violenza sulle donne, il
rapper, all'anagrafe Antonio Signore ("il 28/2 uscirà la
"special edition" di "Ricercato", con inediti che non hanno
nulla a che vedere con il calcio", ha detto) è tornato alle
origini calcistiche giovanili (ha giocato nel Focene) ed ha
indossato la maglia rosso blu del Fiumicino Calcio 1926, che
alla vigilia dell'incontro, terminato 0-0, era prima nel Girone
A di Promozione laziale, ora scavalcato di un punto dal Città di
Cerveteri, vittorioso in trasferta; il cantante è cresciuto a
Focene, località balneare del comune di Fiumicino. Appena
tornato dal Festival di Sanremo, ha chiesto un incontro al
Presidente del club, Simone Munaretto, per poter essere
tesserato, richiamare pubblico, dando un aiuto alla squadra in
corsa per la promozione, e trovando subito risposta positiva. Si
è subito messo a disposizione dell'allenatore dei rossoblù,
Luigi Di Ruocco.
"Ai ragazzi dico sempre - ha sottolineato ancora - di non farsi
abbattere dal pregiudizio e di usare il pregiudizio come arma a
loro favore. Spesso e volentieri chi critica il tuo sogno è
perchè non riesce a crearsene uno proprio".
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