L'artista affermata e il giovane che cerca di farsi strada. Ornella Vanoni e Alberto Urso. La prima torna al festival di Sanremo come ospite nel duetto con il secondo, star di Amici. Una coppia assortita, non c'è che dire, unita dall'esibizione della cover La Voce del silenzio, omaggio ai 70 anni del festival di Sanremo. "Ne avevamo due - racconta Ornella -, questa e L'eternità. E' stata Maria de Filippi poi a scegliere, d'accordo con Amadeus". Alberto, seduto accanto a lei, mostra un rispetto reverenziale nei suoi confronti. "Io non devo dargli nessun consiglio a livello vocale, forse solo che deve essere più moderno. Deve saper cantare bene e avere un animo rock. Ah, no, deve stare anche attento a come muove le mani sul palco. Non deve agitarle troppo - ammonisce -. Ma tutti i giovani devono imparare la tenuta di palco, questa è una cosa che si impara con il tempo". O con un corso di teatro, suggerisce. Alberto, tenore e polistrumentista 22enne originario di Messina che esplora le possibilità del pop-lirico senza precludersi la possibilità di altri generi ("anche il rap, perché no?"), intanto, è concentrato sul suo primo Sanremo. "Mi godo questa esperienza, che mi sta facendo crescere, poi l'uscita del repack di Il Sole ad Est che conterrà quattro nuovi inediti oltre al brano di Sanremo, e infine le prime date live. Nei progetti c'è anche l'idea di portare la mia musica all'estero". Anche la Vanoni, che ad 85 anni non ne vuole sapere di andare in pensione, è al lavoro. "Sto preparando un disco che uscirà tra settembre e ottobre, con la produzione di Mauro Pagani e testi di Mario Lavezzi, Giuliano Sangiorgi, Roberto Vecchioni, Fabio Ilacqua e Marracash". Ma è un fiume in piena e risponde a tutto, Ornella. Sulla polemica del playback usato da Al Bano e dai Ricchi e Poveri ("perché glielo hanno permesso? non va bene. Forse lo hanno usato perché con la bionda non si conoscevano più"), su Junior Cally ("se pensasse davvero quello che scrive, sarebbe da internare"), su Monica Bellucci ("non ha accettato di venire qui non per il testo del rapper, ma perché non le hanno dato abbastanza soldi"), su Iva Zanicchi ("dice che io la odio? Ma non ci penso nemmeno, le diedi solo un consiglio che evidentemente non ha gradito"), promuove Rula Jebreal e boccia Diletta Leotta. E tra le sue tante vite, attrice, scrittrice, cantante, non ha dubbi: "Ho scelto la musica perché con la musica si vola".