COLONIA - Mentre Riccardo Muti ieri veniva applaudito con la Chicago Symphony a Milano, il suo successore come direttore musicale del teatro, Riccardo Chailly, ha ricevuto una (doppia) standing ovation alla Kolner Philharmonie nel concerto inaugurale della tournée europea della Filarmonica dedicata a Beethoven. Una scelta, a 250 anni dalla nascita del compositore tedesco, che ha premiato con un tour praticamente sold out: biglietti esauriti ad Anversa, Luxembourg, Essen, mentre restano una ventina di biglietti per i due concerti conclusivi alla Philharmonie di Parigi.
D'altronde Chailly, quando era direttore della Gewandhausorchester di Lipsia, ha inciso un'integrale delle sinfonie di Beethoven che è rimasta nella storia. E quindi ha suscitato interesse la sua decisione di eseguire a Milano a distanza di un decennio con l'ensemble scaligero tutte le nove sinfonie e di portare in tournée con la "sua orchestra italiana" (definizione del programma di sala di Colonia) l'ottava - forse la più complessa da eseguire - e la quinta, che è in assoluto la più conosciuta. La lettura vibrante e non scontata di Chailly è piaciuta al pubblico della Philharmonie che ha applaudito prima l'overture di Egmont, e poi l'Ottava, ma soprattutto la Quinta.
Alla fine otto minuti di applausi e due standing ovation (prima e dopo il bis con l'overture del Prometheus) sono state il modo in cui ha dimostrato il proprio apprezzamento. Il programma (bis escluso) è lo stesso che la Filarmonica aveva eseguito a Milano la settimana scorsa nella stagione sinfonica del teatro, ma grazie anche all'acustica della sala da concerti di Colonia sono apparse più nitide le sfumature e più alto il volume. Lo stesso programma sarà ripreso in alcune delle tappe della tournée in Germania di aprile e maggio, con appuntamenti alla Elbphilharmonie di Amburgo, Norimberga, Monaco e Friburgo, mentre il primo giugno Chailly dirigerà la Filarmonica a Varsavia per un concerto in occasione del centenario della nascita di Papa Giovanni Paolo II. Anche in questa occasione il programma sarà interamente beethoveniano con l'esecuzione della Nona.