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Il Nucleo, torniamo perché abbiamo qualcosa da dire

Il Nucleo, torniamo perché abbiamo qualcosa da dire

Nuovo singolo 'Cellule impazzite e album in primavera

MILANO, 12 gennaio 2020, 20:16

Carlo Mandelli

ANSACheck

Il Nucleo - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il Nucleo - RIPRODUZIONE RISERVATA
Il Nucleo - RIPRODUZIONE RISERVATA

E' tempo di tornare in scena per Il Nucleo, la band emiliana che dopo la reunion annunciata lo scorso anno si ripresenta ora con un singolo e con un album in arrivo. "Tornare a suonare assieme è stata una cosa naturale - raccontano - e ci siamo subito trovati in sintonia appena entrati in sala prove". L'avventura del gruppo, 'esploso' con brani come 'Sospeso' e 'Meccanismi' e nato nel 1998 quando Andrea Zanichelli, Luca Canei, Mauro Buratti e Marcello Presi hanno deciso di mettere in piedi una nuova band mischiando la loro attitudine rock a quella elettronica, si era interrotta nel 2010, quando i quattro avevano annunciato di volersi prendere una pausa dopo un decennio fortunato, anche su quel fronte live che aveva visto la band confrontarsi con palcoscenici importanti.

Oggi, a segnare il ritorno del gruppo, è un singolo intitolato 'Cellule impazzite', anticipatore di un album di inediti previsto per la prossima primavera e che s'intitolerà 'Oltre'. "In dieci anni cambiano tante cose - commenta Andrea Zanichelli, frontman del gruppo - e sicuramente è cambiato il contesto musicale che ci sta attorno. E' anche vero, però, che il periodo è propizio ad un certo tipo di musica italiana e anche noi abbiamo la nostra da dire". Abituata a sperimentare attorno al suo suono, la band che all'attivo ha tre album ('Il Nucleo' del 1999, 'Meccanismi' del 2003 ed 'Essere romantico' del 2005), conserva anche per il ritorno in scena quel tradizionale mix tra rock ed elettronica, in senso pop.

"Nel nuovo album ci sarà tutta la nostra storia - conferma Zanichelli - forse con un po' meno sintetizzatori. Mi piace pensare a questo nuovo album come al nostro primo". Il nuovo mappamondo della scena musicale italiana attuale, quello dell'indie che qualcuno è convinto non esista più, a tutto vantaggio di un pop italiano dai confini molto più variabili, potrebbe anche essere un terreno fertile per chi, come Il Nucleo, ha sempre cercato di non essere etichettato in un genere piuttosto che in un altro. "Il Nucleo ha sempre viaggiato su una strada 'scomoda' - dice in proposito Zanichelli - perché siamo sempre stati nel mezzo tra pop ed indie, prendendo anche non poche sberle. Il contesto musicale di oggi potrebbe essere paradossalmente più semplice da affrontare, anche se resta il fatto che noi siamo tornati a suonare assieme solo perché pensiamo di avere qualcosa da dire. Ho continuato a scrivere e quando i cassetti hanno cominciato ad essere troppo pieni, la cosa più naturale da fare è stata quelle di chiamare gli altri e tornare in sala a suonare".

Dopo la pubblicazione dell'album, Il Nucleo tornerà anche a suonare dal vivo, prima per qualche data estiva e in autunno per un tour nei club. "La lezione più importante che abbiamo imparato - sottolinea sempre la voce del gruppo - è quella della necessità di affrontare tutto con calma e per gradi. Dal vivo, di base saremo sempre noi quattro, ma ai concerti ci stiamo ancora pensando".

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