Uno spettacolo che non si vedeva
a Cagliari da 143 anni. Riproposto un secolo e mezzo dopo
(ultima volta al Teatro civico nel 1876) con effetti scenici e
tecnologie impensabili agli albori del Regno d'Italia. Gli
effetti cinematografici, tra atmosfere sognanti e
rappresentazioni di avvenimenti che si svolgono
contemporaneamente alle vicende raccontate dai protagonisti sul
palco, hanno colpito il pubblico sin dalla prima scena. E poi i
cantanti hanno fatto il resto.
Attila, opera "patriottica" di Giuseppe Verdi, ha conquistato
gli appassionati del Lirico di Cagliari. Ed è finita tra gli
applausi. Il primo bravo se l'è guadagnato Foresto (Angelo
Fiore). Poi è toccato a tutti gli altri, da Attila (Marco
Spotti) a Odabella (Susanna Branchini) passando per il romano
Ezio (Giovanni Meoni). Un nuovo allestimento del Teatro Lirico
di Cagliari, in coproduzione con la State Opera di Stara Zagora
(Bulgaria), ben studiato: appariscente, ma funzionale alle
storie di guerra e amore del libretto
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