"In questi tempi di divisioni
politiche, in cui il mondo è destra o sinistra e i Paesi sono
chiusi nelle loro frontiere, se due persone di culture diverse
si uniscono per fare musica, divertirsi, cantare, ballare è un
messaggio politico molto importante". Sting ne è convinto e
vuole ribadirlo anche dal palco dell'Ariston, dove stasera è con
Shaggy e insieme duetteranno su Don't make me wait. Un duetto
insolito. "Abbiamo molto più in comune, di quanto si possa
credere - spiega Sting -. Ma la cosa più importante è che quando
cantiamo insieme, succede qualcosa di strano, diventiamo una
cosa sola e ci divertiamo molto". In comune, oltre a una moglie
dal carattere forte e a tanti figli (5 per uno, 6 per l'altro),
dicono di avere gli stessi valori, lo stesso sentimento
filantropico che li porta a preoccuparsi che tutti gli esseri
umani siano trattati da esseri umani".
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