(ANSA) - ROMA, 26 SET - I Notturni di Chopin non sono solo una suggestione evocata dal titolo. "Nocturne", il nuovo disco del pianista e compositore friulano Remo Anzovino (in uscita il 29 settembre), parte da lì, per fare un lungo giro e approdare a qualcosa che con il genio polacco ha poco a che fare. "Mi intrigava guardare a Chopin e ai suoi Notturni - spiega Anzovino, tra un cliente l'altro, tra una causa per truffa aggravata e una denuncia, lui che non ha mai abbandonato la professione di avvocato nella sua Pordenone -. Ma il mio è un notturno al singolare, il racconto di una lunga notte solitaria di un novello Galileo Galilei (al quale è dedicata uno dei brani, ndr), che non usa più il telescopio, ma i like e i social. E che nell'osservazione delle stelle, non è in cerca di risposte, ma di domande. Ed è una musica che non mette al centro l'autore, ma chi ascolta. Inoltre mi interessava più la struttura musicale, meno battuta di altre, che il contenuto.
Sono partito dalla forma, per riempirla di suoni e linguaggi antitetici".
Quattordici le composizioni che si alternano in Nocturne, quinto album di studio del pianista che segna anche il passaggio a una grande major discografica (Sony Music, con la produzione di Taketo Gohara). "Un viaggio dentro l'uomo. Ho immaginato un uomo qualunque, con la caratteristica principale di appartenere al mondo di oggi. E ho immaginato questa persona rivivere il suo passato e vedere il suo futuro, nell'ascolto del disco", racconta ancora Anzovino che ha registrato il nuovo lavoro tra Tokyo, Londra, Parigi e New York. "Un disco figlio di tre continenti, tra Asia, Europa, America, che parla a gente con le stesse emozioni, gli stessi sentimenti. Ovunque incontriamo gente felice, gente triste, che lavora, che si diverte: trovo che nelle diversità ci sia un'identità molto forte".
Il disco, che ruota intorno alla solitudine come condizione umana imprescindibile "anche se non necessariamente negativa", è "la colonna sonora di una notte importante che ciascuno di noi ha vissuto, o vivrà. E in questo l'elemento cinematico è molto forte". Diverse le collaborazioni internazionali che lo impreziosiscono, dal violinista cinese Masatsugu Shinozaki, primo violino dell'Orchestra Sinfonica di Tokyo, all'armeno Vardan Grygorian, tra i miglior interpreti mondiali di duduk, passando per la francese Nadia Ratsimandresy, tra le maggiori virtuose al mondo di ondes martenot, e Gianfranco Grisi, inventore del suo cristallarmonio ed insuperabile nell'arte di suonare il vetro. "Non volevo fare un disco etnico, volevo che ognuno di loro potesse portare la sua specificità sulla musica composta da me. E' lì che si crea il cortocircuito, perché la musica è un linguaggio universale".
Anzovino sarà in concerto per presentare il nuovo disco il 20 novembre a Roma, il 22 a Verona, il 27 a Milano e il 24 gennaio a Firenze.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA
