Scordatevi le didascalie stampate a
fianco di quadri e cimeli: adesso il museo della Scala, il
secondo più gettonato di Milano con oltre 250 mila visitatori
l'anno per l'80% stranieri, diventa tecnologico. Per scoprire
tutto sulla storia dei dipinti, dei costumi, degli strumenti
come il pianoforte appartenuto a Franz Liszt si possono usare i
totem multimediali sistemati in ogni sala. O chi preferisce può
scaricare la App del museo (per Android) approfittando della
connessione wi-fi nel foyer del teatro. E ancora si può
scegliere una visita virtuale a 360 gradi accompagnati dalla
prima ballerina Nicoletta Manni che farà scoprire ai turisti
anche i luoghi più segreti della Scala.
Un modo, ha sottolineato alla presentazione il sovrintendente
Alexander Pereira, per rendere il teatro ancora più accessibile
a tutti. "Esporre le opere non basta più - ha spiegato Donatella
Brunazzi, direttore operativo del museo - occorre accompagnare
il visitatore", fornirgli una narrazione e permettergli di
emozionarsi.
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