Leo Nucci, uno dei più grandi
baritoni di tutti i tempi, debutta il 19 marzo al Teatro Massimo
di Palermo nel ruolo di papà Germont nella Traviata di Verdi.
Nucci ha vinto tutti i premi possibili, ha festeggiato a Vienna
le 500 recite di "Rigoletto". A lui si deve la rinascita con
Claudio Abbado del "Simon Boccanegra", opera che ormai viene
inevitabilmente associata al nome di Leo Nucci.
In questi giorni Nucci, che è nato a Cremona 75 anni fa, si
avvia a celebrare i 50 anni di carriera. Ha appena finito di
cantare Germont alla Scala, ma tradisce un gran senso di
amarezza quando parla dello stato dell'opera lirica in Italia.
"Sono a rischio troppi teatri - dice - Bologna, Parma, Verona.
E' verissimo che l'opera lirica è lo spettacolo più caro al
mondo, un teatro deve mantenere lo staff, il coro, l'orchestra,
e i migliori teatri hanno anche i laboratori, gli atelier per la
creazione di scene e costumi. Troppi soldi, tutto vero, ma qui
si tratta della nostra identità.
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