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Finardi: non cambierei mio rock ribelle

Finardi: non cambierei mio rock ribelle

Cantante ripubblica primi dischi 1975-1979: 'Diario di un'epoca'

MILANO, 26 ottobre 2016, 11:23

Federico Pucci

ANSACheck

eugenio finardi (credit obbligatorio Guido Harari) - RIPRODUZIONE RISERVATA

eugenio finardi (credit obbligatorio Guido Harari) - RIPRODUZIONE RISERVATA
eugenio finardi (credit obbligatorio Guido Harari) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Eugenio Finardi torna al fermento rock degli esordi con '40 anni di musica ribelle', progetto che riedita in versione rimasterizzata i suoi primi 5 dischi usciti per etichetta Cramps dal 1975 al 1979 in un cofanetto in uscita il 28 ottobre. "Sessant'anni è l'età in cui si devono realizzare i sogni, si organizzano i propri ricordi e ci si accorge dei miracoli", ha raccontato Finardi presentando oggi a Milano il cofanetto. Il 'miracolo' è stato l'arrivo a gennaio dall'ex presidente Cramps Tisocco dei nastri originali di 'Sugo' e 'Blitz'. Valutata l'ipotesi di una rivisitazione, il cantautore ha voluto esaltare piuttosto la qualità sonora delle bobine: "E' una macchina del tempo, si sente il fascino di una musica creata in studio da ragazzini, senza produttori o arrangiatori, cosa impensabile allora come oggi". Non solo i suoni, ma anche i contenuti risultano vividi: "Pezzi come 'Scuola' o 'La paura del domani': allora avevamo un'idea di futuro infinito, oggi il mondo pare avere una data di scadenza". In questo senso il cofanetto è una testimonianza di un'epoca: "E' come il diario di un sognatore, ci sono ricordi, amori, ma anche passioni politiche: allora mi ritenevano un riformista di destra, oggi sarei un extraparlamentare, ma non ho mai cambiato idee". Il rapporto di Finardi con i i primi lavori è di distacco, ma anche di adesione: "Riprendendo quei nastri non vedo me stesso, ma un ragazzo ingenuo, sognatore, arrogante verso cui ho la tenerezza di un padre, però non cambierei niente". Di conseguenza, dalle sessioni di allora non arrivano oggi inediti né outtake: "Di inedito c'era solo una jam session di fiati, 'Nella terra di Oz': magari la pubblicherò su internet". Un contenuto speciale del cofanetto CD è invece un DVD contenente le tracce separate e non mixate di 'Extraterrestre', 'Musica ribelle' e 'Voglio', da regalare a chi voglia remixarle o scoprire l'atmosfera in studio: "Riascoltando le tracce di 'Musica ribelle' mi sono reso conto di cosa avevamo fatto, un rock con le radici italiane: avevamo la grinta dei Rolling Stones ma con una frase di violino in stile barocco, tonalità in maggiore senza pentatoniche blues, niente assoli ma solo spinta collettiva, e soprattutto usando al posto della chitarra elettrica mandolini elettrici, e come ho riscoperto dopo anni, un corno di muflone sardo. Berlinguer cercava la via italiana al comunismo, e io la via italiana al rock!". Il lavoro di recupero avviato a maggio ha comportato anche una ricostruzione grafica fedele dei dischi originali, cui si aggiunge un libretto da 70 pagine con scatti per lo più inediti di fotografi come Roberto Masotti, Guido Harari e Ilvio Gallo: al suo interno si trovano testimonianze di amici come Franco Battiato o Gianna Nannini, nel '76 cantautrice folk esordiente in tour con Finardi, o colleghi di studio come Lucio Bardi, e poi discepoli come Manuel Agnelli. E dopo aver celebrato i 40 anni di 'Sugo' con un tour che ha girato Italia e Cina per 40 date, il 4 novembre al Dal Verme di Milano Finardi riunirà gran parte di quella formazione di ragazzi che ha coniato il rock italiano in un concerto con 11 componenti delle band degli anni '70 e l'aggiunta di Faso al basso e Giovanni Maggiore alla chitarra: "Appena abbiamo cominciato a provare è stato come riprendere una conversazione interrotta anni prima, è ripartito tutto in un attimo senza bisogno di studiare".

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