E' stato un successo crescente
quello ottenuto da Umbria jazz al festival di Chengdu, in Cina,
capitale della provincia del Sichuan, una delle più grandi e
importanti città del Paese per popolazione (circa 16 milioni di
abitanti), storia e tessuto economico.
Sono stati infatti oltre 3 mila gli spettatori per ciascun
concerto. Una sorta di "corso intensivo di jazz" grazie al quale
- sottolineano gli organizzatori - il pubblico cinese ha
conosciuto dal vivo alcune forme di questa musica attraverso i
musicisti italiani: il jazz per puristi di Stefano di Battista e
Rosario Giuliani, quello intrecciato con la canzone d'autore
(Burt Bacharach) di Karima, la classicità con la Swing Valley
Band (che sarà anche a Orvieto per l'edizione invernale di Uj) e
la Dance Society, l'anima più festaiola delle street parade dei
Funk Off. Senza dimenticare la vocalità raffinata di Allan
Harris ed il blues di Walter Wolfman Washington.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA