Non un ritratto ma un'evocazione
di Edith Piaf: è lo spettacolo che Micha van Hoecke dedica al
passerotto di Francia, presentato ieri al Teatro Alighieri, dove
una platea affollata e calorosa ha punteggiato di applausi la
nuova tappa del coreografo belga al Ravenna Festival.
Una presenza costante da 25 anni, quasi un artista di
famiglia, con il quale sfogliare stavolta un album di cartoline
dal mondo della Chanteuse des Rues. Frusciante di voci del
passato (Piaf, certo, ma anche Cocteau, che di Edith fu
ammiratore e amico, e ancora Yves Montand, Aznavour), e quelle
di un presente onirico animato dai giovani DanzActori cresciuti
da Cristina Muti Mazzavillani e apparizioni danzate di folletti
come Yuri Mastrangeli e la magnetica Gloria Dorliguzzo,
flessuosa "isadorable" dai capelli rossi e silhouette di fata
dei boschi. A fare da intelaiatura al collage di danza, teatro e
filmati, la fisarmonica di Simone Zanchini.
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