"Per almeno 4 anni di fila ho lavorato qui: facevo il facchino, montavo il palco, scaricavo gli strumenti, ero nella backline. Ho imparato ad avere rispetto per tutte le figure che lavorano, perché il live è un mestiere solo.
E ora invece invece di star dietro, sono davanti. E' una bella soddisfazione e un'emozione forte". Coez, all'anagrafe Silvano Albanese, giovane rapper che ha scalato le classifiche arrivando dal web, poco prima di esibirsi al Concertone del Primo Maggio a Roma. "Penso che questa sia una festa e come tale vada vista, senza rivestirla di valori più grandi di quelli che ha - ha aggiunto Coez, atteso da una lunga estate di live prima di concentrarsi su un nuovo disco -, anche se poi ho deciso di portare i miei pezzi più sociali. Non credo che questo sia un posto dal quale si possano cambiare le cose. E' vero che noi artisti abbiamo un'esposizione maggiore di altri, ma non siamo noi i politici". "Il mio mestiere è comunicare attraverso i miei brani".
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