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Marilyn Manson, show iconoclasta e pop

Marilyn Manson, show iconoclasta e pop

Palco arredato come chiesa, su vetrate effigie 'sacra' rockstar

MILANO, 18 giugno 2015, 17:23

Federico Pucci

ANSACheck

MARYLIN MANSON, SHOW ICONOCLASTA E POP © ANSA/EPA

MARYLIN MANSON, SHOW ICONOCLASTA E POP © ANSA/EPA
MARYLIN MANSON, SHOW ICONOCLASTA E POP © ANSA/EPA

     Il reverendo è tornato. Era quasi al completo l'Alcatraz di Milano ieri sera per la data unica estiva in Italia di Marilyn Manson. In un palco arredato come una chiesa gotica con tanto di finte vetrate che ritraevano un'effigie sacra del cantante e dopo aver fatto risuonare nel club il Requiem di Mozart, la star della serata è comparsa sul palco in una nuvola di fumo sulle note di 'Deep Six'. Anche se il concerto si è aperto con una nuova canzone, sono state solo due in oltre un'ora e mezzo di live le tracce dell'ultimo disco 'The Pale Emperor', l'acclamato ritorno della rockstar americana: il concerto è stato soprattutto una celebrazione del ventennale culto Manson che ha toccato le maggiori hit, da 'Disposable Teens' a 'The Dope Show', da 'mOBSCENE' a 'The Beautiful People'. Di classico non c'è stata però solo la scaletta, ma anche la proverbiale teatralità dello show proposto: con la faccia pallida truccata da una linea nera, Brian Hugh Warner ha indossato di nuovo i panni di Marilyn Manson cambiando spesso d'abito (una giacca di glitter a mo' di satira in 'The Dope Show', una tenuta monacale per il bis 'Coma White') o gli accessori che decoravano il suo microfono, ora un tirapugni, ora una lama. Manson arriva perfino a esibirsi dietro un falso pulpito per 'Antichrist Superstar', ma il suo gioco istrionico ha poco di iconoclastico e molto del rock show. Manson dimostra ancora una volta di poter unire suoni industrial e heavy con suggestioni teatrali, provocazioni di facile impatto e un immaginario grottesco che fonde pop e horror ma in un quadro più essenziale del solito: tutto il concerto è del resto un crogiolo di suggestioni musicali e non solo che il cantante riesce a fare sue, come quando eseguendo 'Lunchbox' ha inserito frammenti di 'Come As You Are' dei Nirvana e 'Moonage Daydream' di David Bowie, o in 'Angel With Sccabbed Wings' ha proposto un altro classico dei Nirvana come 'Rape Me'. Ma la capacità del cantante di farsi eccentrico portavoce del pop si è notato soprattutto nella cover di 'Sweet Dreams' degli Eurythmics, ormai un classico dei suoi concerti che il pubblico ha cantato e ballato con lo stesso entusiasmo riservato a perle degli anni '90 come 'Tourniquet'. Marilyn Manson tornerà in Italia in autunno con una data unica il 9 novembre al Teatro Obihall di Firenze.
   

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