Beccheggia ma non affonda la nave di
Antonio Marras, che immagina una traversata transoceanica di
altri tempi che è anche un'allegoria per parlare delle
migrazioni attuali. Con l'augurio che il dramma si risolva come
il viaggio portato in passerella, con l'immaginario antenato
John Marras che dalla Francia approda felice in America e
festeggia. Ecco le ricche signore in trasferta con trench di
raso rosso, abitini con stampa di garofani, giacche da smoking e
gonne di tulle con ricami floreali, e i loro mariti con cappotti
con collo in pelliccia. La sfilata viene interrotta
dall'ingresso dei passeggeri di terza classe, con le giacche
patchwork di tessuti maschili e ricami chiuse da corde, gonne di
pizzo e plissé. L'arrivo in America è già integrazione, ed ecco
le felpe con lettering e patchwork di ricami e pizzi, i bomber
intarsiati, i cappellini da baseball in principe di Galles, i
giacconi imbottiti chiusi da fiocchi couture. E poi il gran
finale, a passo di musical con abiti da gran sera in tulle.
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