La moda e la musica diventano
gioiosi strumenti di abbattimento dei confini culturali sulla
passerella di Antonio Marras, che ha ricreato un giorno di festa
a Bamako, di quelli in cui negli anni '50 donne e uomini si
facevano belli e vestivano all'occidentale per andare a ballare
il twist. Malick Sibide era il loro fotografo e dai suoi scatti
lo stilista sardo è partito per uno dei suoi viaggi più riusciti
delle ultime stagioni. E' questa l'Africa di Marras: non una
visione stereotipata da deserto e stampe tribali, ma un ibrido
vestimentario. Ecco quindi un trionfo di forme anni '50, riviste
e corrette, mixate a tessuti speciali come il jeans devorato e
il lino maltinto. Gli abiti hanno la vita segnata, corpini
arricciati, gonne ampie e voluminose, e sono mossi da drappeggi,
pieghe, plissé, nodi, fiocchi, rouches e jabots. Oppure sono
morbidi e scivolati come tuniche o caftani, annodati in vita
come parei. Un repechage che coinvolge e stravolge anche il
guardaroba maschile.
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