In un panorama editoriale che
talvolta può apparire monocorde se non noioso, l'urologo
Francesco Gaeta rilancia il genere del pamphlet ma, a fianco a
una satira graffiante, lo fa con il rigore scientifico
probabilmente dovuto anche al ruolo di ufficiale medico al
Centro ospedaliero militare di Milano e all'argomento trattato:
la pandemia che solo in Italia a fine luglio registra quasi 130
mila morti. E così 'Questo virus ha rotto gli zebedei!', con la
prefazione del giornalista e saggista Paolo Del Debbio, affronta
in maniera apparentemente scanzonata il Covid senza però fare
sconti a nessuno e contribuendo ad affrontare in modo corretto
il problema.
Nel libricino (pp 77, 15 euro), edito da MilanoAndrologia e
disponibile nelle librerie e su Amazon in forma cartacea ed
e-book in attesa della distribuzione nelle edicole, emerge un
tutto tondo fatto di critiche serie, analisi precise e tanti
racconti curiosi con riferimenti eruditi alla storia non solo
medica. Allo stesso tempo l'autore insiste sull'invito a
vaccinarsi e a guardare avanti più che indietro pur non
dimenticando errori e sottovalutazioni a livello regionale,
nazionale e internazionale. Sempre però con un mix di
disincanto, comprensione e visione del futuro.
'Noterelle sopra le righe di un urologo, tra pandemia,
andrologia, sessualità mascherata, storia e politically
incorrect' è il lungo sottotitolo che spiega meglio di tutti il
contenuto. Fra le curiosità, tema poco trattato da stampa e
pubblicistica sull'epidemia, la ridefinizione dell'attività
sessuale, i sex-toys, la sex-bubble cioè i siti d'incontro
online per creare una sorta di bolla di sapone sessuale, e i
surrogati del sesso. Gaeta, 56 anni, campano di origine e
lombardo di adozione, li affronta senza moralismi anche se un
po' sconcertato.
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