PATRICIO PRON, DOMANI AVREMO ALTRI
NOMI (Edizioni SUR, pp.288, 17.50 euro; traduzione di Francesca
Lazzarato)
Colpisce e affascina lo sguardo attento ma non privo di
tenerezza che lo scrittore argentino Patricio Pron rivolge
all'amore contemporaneo e alle sue fragilità nel libro "Domani
avremo altri nomi", edito da SUR e in libreria dal 21 aprile. Il
romanzo, che ha vinto il Premio Alfaguara 2019, racconta la fine
di una storia d'amore come tante, con un Lui e una Lei che si
lasciano senza un vero motivo, dopo diversi anni trascorsi
insieme. Ciò che più sorprende nel libro (in Italia con la cover
disegnata da Lorenzo Mattotti e la traduzione di Francesca
Lazzarato) è la capacità dell'autore di offrire al lettore una
attenta radiografia delle relazioni contemporanee (e della
nostra società) attraverso la psicologia e i comportamenti dei
suoi protagonisti, riflettendo anche su temi delicati come
l'orientamento sessuale, l'idea classica di coppia e di
famiglia, gli stereotipi sulla maternità. I due personaggi
infatti si ritrovano in un mondo che non riconoscono, fatto di
tecnologia pervasiva, precarietà, alienazione e consumismo, e,
mentre si trovano alle prese con appuntamenti al buio, dating
app, buoni propositi radicali e viaggi alla ricerca di sé,
comprendono che forse non solo la città in cui vivono ma anche
l'amore ha cambiato la propria fisionomia, assumendo nuove
sfaccettature.
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