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Strega 75, quando Maria Bellonci annunciò la prima edizione

Strega 75, quando Maria Bellonci annunciò la prima edizione

Petrocchi, che spirito collaborazione e rinascita siano attivi

ROMA, 26 febbraio 2021, 21:03

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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E' il 27 febbraio 1947 quando Maria Bellonci annuncia sulla 'Fiera Letteraria' la prima edizione del Premio Strega. Arrivato alla 75/ma edizione, gli stessi anni della ricorrenza della proclamazione della Repubblica Italiana, il più importante riconoscimento letterario italiano festeggia la ricorrenza ricordando le parole della Bellonci e riportandoci all'atmosfera di quel periodo che ha qualcosa da dirci nei giorni della pandemia con cui anche lo Strega dovrà ancora fare i conti nel 2021.
    "Il premio è stato costituito col fondo di duecentomila lire messo a disposizione dai fratelli Alberti della ditta Strega, ed è inutile sottolineare quanto sia bello per noi che proprio due uomini dell'industria di gusto e di cultura, abbiano voluto dare il loro contributo ad una iniziativa della società letteraria.
    Per ricambiare la cortesia noi chiameremo questo premio il 'Premio letterario Strega degli Amici della domenica'. Abbiamo pensato di farlo assolutamente indivisibile e per l'organizzazione ci siamo attenuti alle norme del referendum.
    Noi, cioè, non poniamo candidati, né pochi né molti. Hanno diritto al voto tutti gli amici che frequentano le nostre riunioni domenicali (che abbiamo calcolato in centocinquanta, comprese le signore e gli amici lontani). La prima votazione, che avrà luogo il 15 giugno, designerà con la maggioranza del suffragio cinque opere pubblicate negli ultimi dodici mesi. Dopo lo scrutinio, che avverrà immediatamente. Si comunicheranno ai votanti i nomi delle cinque opere segnalate per maggioranza di voti, e su queste, sempre con scheda segreta, si ripeterà la votazione. La proclamazione avverrà verso il primo luglio in un locale pubblico. Sarà premiata un'opera narrativa (romanzo, racconti, diario, biografia)" annuncia Maria Bellonci.
    Come spiega il direttore della Fondazione Bellonci Stefano Petrocchi: "È una storia nota, che amiamo raccontarci ogni anno e che rivivrà fino al prossimo 8 luglio, quando celebreremo il libro vincitore della settantacinquesima edizione passando attraverso il settantacinquesimo compleanno della Repubblica. La durezza di questi ultimi mesi ci ha insegnato una volta di più 'che gli uomini esistono gli uni per gli altri e che gli scrittori non fanno eccezione'. Sono ancora parole di Maria Bellonci. L'augurio è che quello spirito di collaborazione e di rinascita che animava i fondatori del Premio Strega continui a essere attivo in tutti noi".
    E aggiunge soffermandosi sull'annuncio: "La memoria del referendum del 2 giugno 1946, in cui gli italiani hanno scelto la Repubblica, è ancora vivissima, tanto che nello spiegare il meccanismo del premio Maria Bellonci adopera volentieri le parole della consultazione elettorale: 'referendum', appunto, e 'candidati', 'votazione', 'suffragio', 'maggioranza'. Si avverte in questo annuncio la gioia di aver riacquistato l'esercizio dei diritti civili fondamentali dopo gli anni della dittatura e della guerra. Non soltanto nel lessico: è la struttura stessa del nuovo riconoscimento a venire disegnata dal desiderio di un'ampia partecipazione ai riti della società letteraria. In seguito Maria descriverà il gruppo degli Amici della domenica come una giuria 'vasta e democratica', più vasta - di fatto - di quella di qualunque altro premio allora esistente in Italia o all'estero. In essa, il giudizio di alcuni fra gli scrittori e le scrittrici maggiori del tempo (Banti, Brancati, Cialente, De Cèspedes, Flaiano… Morante, Moravia, Piovene… scorrere l'annuario del 1947 procura un brivido continuo) è chiamato a confrontarsi da pari a pari con quello di studiosi, pittori, musicisti, imprenditori, politici. Ma anche con quello di numerose 'signore senza interessi artistici' accertati, registrano perplesse le cronache, cioè, diremmo oggi, con il giudizio dei lettori e delle lettrici, il quale - osserva Corrado Alvaro, fra i più attivi componenti del gruppo - 'avrebbe temperato il parere dei letterati cosiddetti puri'" ricorda il direttore della Fondazione Bellonci.
    C'è tempo fino al 5 marzo per inviare le proposte degli Amici della Domenica per l'edizione 2021. L'annuncio della dozzina sarà il 22 marzo, il 10 giugno sarà votata la cinquina probabilmente nella sede storica di Casa Bellonci, in via Fratelli Ruspoli a Roma, trasformata in casa Museo, di cui sono terminati i lavori di ristrutturazione. L'8 luglio ci sarà la serata finale con la proclamazione del vincitore.
   

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