Colson Whitehead vince, nel 2020, il
secondo Premio Pulitzer per la narrativa con il romanzo 'I
ragazzi della Nickel' (Mondadori). Lo scrittore americano era
già stato premiato con il Pulitzer nel 2017 con 'La ferrovia
sotterranea' (Sur) a cui era stato assegnato anche il National
Book Award.
Whitehead, 50 anni, nato a New York, è così uno dei quattro
autori che in tutta la storia del premio hanno vinto due volte
il Pulitzer dopo Booth Tarkington, William Faulkner e John
Updike.
In occasione dell'uscita americana de 'I ragazzi della Nickel'
nel 2019 il 'Time' aveva dedicato la copertina a Whitehead con
il titolo: "Colson Whitehead è uno dei più grandi scrittori
americani viventi".
Il romanzo è ambientato nei primi anni Sessanta, in Florida e
fa luce, ancora una volta, su un angolo buio della storia
americana. Il movimento per i diritti civili sta prendendo piede
anche a Frenchtown, il quartiere afroamericano della capitale,
ed Elwood Curtis, un ragazzino cresciuto dalla nonna, si forma
sugli insegnamenti di Martin Luther King. Il suo grande sogno è
frequentare il college e iniziare la sua nuova vita, ma proprio
il primo giorno di scuola accetta un passaggio su un'auto
rubata. Pur non c'entrando nulla con il furto, Elwood viene
spedito alla Nickel Academy, una scuola-riformatorio per soli
maschi la cui missione è trasformare il piccolo delinquente in
"un uomo rispettabile e onesto". Questo sulla carta. Perché nei
fatti la Nickel Academy è un vero e proprio viaggio all'inferno.
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