JOSHUA WONG CON JASON Y.NG 'NOI, NOI
SIAMO LA RIVOLUZIONE' (FELTRINELLI, PP 224, EURO 15)
Per la prima volta Joshua Wong, leader della protesta
studentesca di Hong Kong, che ha 23 anni ed è già stato
incarcerato tre volte e candidato al Nobel per la pace, racconta
la sua storia, che fa rumore ovunque nel mondo, in 'Noi siamo
la rivoluzione - Perché la piazza può salvare la democrazia',
con Jason Y.Ng. Il libro esce il 6 febbraio per Feltrinelli,
nella traduzione di Filippo Bernardini.
"Anche se siamo lontani, la nostra ricerca di
democrazia e di libertà è la stessa. Vi prego di stare con Hong
Kong, perché la nostra lotta non è ancora finita" dice Wong che
ha cominciato questa battaglia quando era un adolescente. Mentre
gli adulti stavano in silenzio, Joshua organizzò la prima
protesta studentesca nella storia di Hong Kong per opporsi alla
riforma dell'istruzione voluta dal governo filocinese. Da
allora, ha guidato la Rivolta degli ombrelli, il grande
movimento di resistenza pacifica al braccio sempre più lungo di
Pechino sull'ex colonia britannica. Ha fondato un partito
politico, Demosistō e ha attirato l'attenzione della comunità
internazionale sulle proteste contro l'ingerenza della Cina
nell'autonomia della città. Più di due milioni di persone sono
scese nelle piazze e nelle strade di Hong Kong. La sua è la
lotta della libertà contro la censura e dei valori democratici
contro il titanismo totalitario della Cina.
Wong è un testimone straordinario della sua generazione,
perché è ispirato da ideali che portano alla nascita di
diritti nuovi. I diritti, infatti, non stanno fermi e la loro
area non è definita per sempre. Le trasformazioni della società
comportano nuove domande. Ed è proprio questa la trama della
democrazia. Una democrazia sempre a rischio, in Oriente come in
Occidente. La battaglia di Hong Kong è la testimonianza di una
lotta che ci riguarda da vicino, che diventa anche nostra e
restare in silenzio non è più possibile.
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