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Salone Libro ricomincia da Cortazar e Gioco del mondo

Ecco tema edizione 2019, ospite lo spagnolo. A Torino 9-13 maggio

Il 'numero zero' del nuovo Salone del Libro di Torino, quello della rinascita e dell'orgoglio tutto torinese di essersi riappropriato del marchio mettendone al sicuro il futuro, riparte dal grande scrittore argentino Julio Cortazar e dal suo romanzo 'Il gioco del mondo'. E' questo infatti il tema della 32esima edizione, la prima dopo il salvataggio dal fallimento della buchmesse, in programma al Lingotto di Torino dal 9 al 13 maggio. Ad annunciarlo nella conferenza stampa di presentazione, oggi nella Student Zone dei Murazzi, è un instancabile Nicola Lagioia, il direttore editoriale a cui sono andati i ringraziamenti di tutti per la "tenacia e l'energia profusa in questi mesi turbolenti".

In prima fila, ad ascoltarlo, anche il presidente dell'Aie, Ricardo Franco Levi, e di Adei, Marco Zapparoli, gli editori che dopo le divisioni degli ultimi anni tornano sotto la Mole. "Cortazar ha fatto della mescolanza di culture la propria forza - spiega Lagioia - è nato in Belgio da genitori argentini, ha girato l'Europa per poi trasferirsi in Argentina a 5 anni e quindi a Parigi. Una vita che fu al centro della sua creazione fantastica. Cortazar - aggiunge - fu ed è tuttora, perché dei classici bisogna sempre parlare al presente, se non al futuro, un ponte tra due continenti e tra diverse culture". L'entusiasmo e la ritrovata fiducia in una manifestazione "che appartiene alla comunità torinese che ha lottato per salvarla e rilanciarla", come dichiara la sindaca Chiara Appendino, è la nota dominante.

"Vorremmo un Salone come il festival di Sanremo, in cui si parla di cantanti e canzoni e non della macchina che organizza", scherza Silvio Viale, deus ex machina del nuovo Salone e presidente dell'Associazione Città del Libro, il gruppo di fornitori che si è ricomprato il marchio per poi riconsegnarlo al Salone stesso. Fiduciosi si dicono anche la direttrice e il presidente del Circolo dei Lettori (che cura il progetto del nuovo Salone insieme all'Associazione Città del Libro), Maurizia Rebola e Giulio Biino. "Ringrazio la Regione Piemonte per la fiducia dataci - dice Biino - e Lagioia perché lavorare con lui è un piacere. E' un uomo pieno di energie ed empatia. Spero non cambi mai". Molte le novità di quest'anno, oltre all'utilizzo dell'Oval come spazio incontri. Ospite d'onore non sarà un Paese, come in passato, ma una lingua, lo spagnolo.

"Partendo dal presupposto che i Paesi hanno un confine, ma la cultura no - spiega Lagioia - abbiamo deciso di 'ospitare' la lingua più parlata al mondo, lo spagnolo, che declineremo con un ampio programma pensato anche in collaborazione con l'Istituto Cervantes". Le Marche, la terra di Giacomo Leopardi, saranno invece la Regione ospite. Quest'anno si celebreranno inoltre molti anniversari: il trentennale della caduta del Muro di Berlino, i 100 anni dalla nascita di Primo Levi, i 30 dalla morte di Leonardo Sciascia, i 100 di J.D. Salinger, i 50 dall'addio a Jack Kerouac e i 200 dalla nascita di Melville, il papà di Moby Dick. Ma anche molti anniversari di case editrici, come i 50 anni della Sellerio e i 20 di Fandango.

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