Un inedito assoluto di Klaus Mann,
ambientato nel '44 al Passo della Futa, sull'Appennino
tosco-emiliano, sarà pubblicato dalle Edizioni Pendragon nel
volume 'Il cappellano- Appennini. Natale 1944' (pp 172, euro
15), a cura di Pier Giorgio Ardeni e Alberto Gualandi, corredato
da alcuni saggi che lo contestualizzano e ne spiegano la genesi.
Si tratta della sceneggiatura scritta da Mann per il film di
Roberto Rossellini 'Paisà', al quale collaborò come
co-sceneggiatore, ma che poi non venne mai girata ed esclusa
dall'opera. L'inedito, The Chaplain, è stato trovato tra i
manoscritti di famiglia da Fredric Kroll, biografo dell'autore,
e sarà presentato in anteprima il 21 aprile alla Cineteca di
Bologna.
Figlio di Thomas Mann, Klaus, scrittore, antifascista, morto a
42 anni, dopo avere partecipato alla II Guerra mondiale in
Italia come soldato americano, si fermò a Roma e dall'estate del
1945 lavorò con Rossellini e altri alla sceneggiatura di un film
in 7 episodi, Seven from the US, poi intitolato Paisà. Quello
che in origine doveva essere il penultimo episodio, concepito e
scritto unicamente da Mann, fu però espunto. L'inedito di Mann
nasce proprio dalla sua esperienza come soldato dell'esercito
statunitense di stanza in Italia, sull'Appennino tosco-emiliano.
E' un testo al centro di una serie di spunti interessanti: il
cinema, la guerra e la Liberazione, la letteratura perché ci
sono i temi manniani della diversità, dell'odio, del fanatismo
politico fascista e nazista.
Omosessuale, grande amico della scrittrice lesbica Annemarie
Schwarzenbach, di André Gide e di Jean Cocteau, Klaus Mann,
autore di 9 romanzi, 7 commedie, molti racconti, centinaia di
articoli, saggi e lettere, tra cui Mephisto: il romanzo di una
carriera, Il vulcano e dell'autobiografia La svolta. Storia di
una vita, tenne sempre un diario. Nel libro i testi, oltre a
quelli di Ardeni e Gualandi, di Lorenzo Bonosi, Susanne Fritz e
Fredric Kroll.
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