Nasce 'Libro Quotidiano', una nuova
vetrina per i libri cartacei che sfrutta la capillarità delle
edicole e un innovativo sistema di distribuzione che mette in
primo piano i piccoli e medi editori. Tra le prime case editrici
che hanno aderito all'iniziativa, Sonda e Tunuè.
Per le edicole è una rivoluzione nella modalità di vendita
dei libri perché fino ad oggi hanno rappresentato solo il
terminale di un sistema di distribuzione basato sul bestseller.
Il nuovo sistema di distribuzione, presentato nell'edizione
appena conclusa di 'Più libri più liberi', è reso possibile
dalla collaborazione tra edicolanti e QR Poste, il sistema di
logistica e consegna basato sull'informatizzazione dei dati. In
pratica, ogni libro possiede un suo 'QRCode' che consente lo
spostamento rapido e puntuale in tutto il territorio nazionale.
E Radio Rete Edicole, web radio che farà da interfaccia fra
editori ed edicolanti, faciliterà la promozione di titoli di
attualità, pescandoli anche nelle pubblicazioni non recenti.
Questo permetterà una seconda vita ai libri di quelle case
editrici, soprattutto piccole e medie, che difficilmente hanno
attenzione, a causa della scarsa esposizione nelle grandi catene
librarie.
Radio Rete Edicole, che grazie al Sinagi rappresenta l'unica
voce degli edicolanti italiani, già dedica (podcast "Librimbi"
in onda ogni martedì) particolare attenzione all'editoria per
bambini. L'Università di Tor Vergata, hanno spiegato i promotori
dell'iniziativa, si è detta pronta a fornire la sua
collaborazione a tutto campo.
All'incontro hanno partecipato Fabio Sebastiani, direttore di
Radio Rete Edicole; Antonio Monaco, editore di Sonda; Marco
Bacchetta, amministratore delegato di QR Poste e Giuseppe
Marchica, segretario nazionale del Sinagi. Come ha sottolineato
Bacchetta, il sistema ha una base di partenza di circa 500
edicole già servite da QR Poste con altri prodotti. A breve sarà
costituita una cabina di regia tra editori, edicolanti e Radio
Rete Edicole in modo da far arrivare ai potenziali acquirenti
non solo le novità ma anche quei titoli non visibili perché
costretti da un sistema di vendita troppo penalizzante.
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