Cosa ha a che fare il genere
giallo con Antonio Gramsci? Difficile non porsi la domanda al
cospetto di 'Gramsci in giallo', il ciclo di tre incontri
organizzati da Fondazione Unipolis, Bottega Finzioni, edizioni
Dehoniane Bologna e Fondazione Gramsci Emilia-Romagna con
scrittori, saggisti, biblisti e attori in programma a Bologna
all'oratorio San Filippo Neri di Bologna il 16, il 23 e il 30
ottobre alle 17.30.
Lo spunto arriva dal confronto fatto dall'intellettuale sardo
fra Padre Brown e Sherlock Holmes, creazioni di Gilbert Keith
Chesterton e Arthur Conan Doyle, nei 'Quaderni' e nelle 'Lettere
dal carcere'. La risposta sulla relazione Gramsci-giallo arriva
dallo scrittore Carlo Lucarelli, ospite del primo appuntamento:
"Il giallo è un tipo di letteratura politica, sociale,
impegnata". E se la preferenza di Gramsci va al metodo deduttivo
di Padre Brown, Lucarelli concede a Sherlock Holmes l'onore
delle armi: "E' molto più negativo, contraddittorio, quasi
psicopatico, dunque più simpatico".
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