Riflessioni sulla scrittura, la
letteratura e il suo controverso rapporto con la sociologia e la
psicoanalisi. E' il momento di farle, o di tornare a farle,
almeno guardando ai titoli in arrivo in libreria. Parte dal
presupposto che i libri siano "strumenti di piacere, come la
droga, l'alcol e il sesso" il Premio Strega 2012 Alessandro
Piperno nel suo atteso 'Manifesto del libero lettore'
(Mondadori) in cui approfondisce la conoscenza di grandi
scrittori da lui amati tra cui Tolstoj, Flaubert, Stendhal,
Charles Dickens, Marcel Proust, Jane Austen, Nabokov, Philip
Roth e Italo Svevo.
E' invece un dialogo appassionato sulla relazione tra la
letteratura, e le arti in generale, con la psicologia, la
psicoanalisi e l'antropologia quello proposto da Einaudi in
'Elogio della letteratura' di Zygmunt Bauman, morto nel 2017,
con l'editor Riccardo Mazzeo.
La scrittura, come esplorazione dell'intimo e di zone
rimosse, è al centro di 'Alfabeto d'origine' (Neri Pozza) della
"teorica femminista" Lea Melandri.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA