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Strega: Cognetti guida cinquina, seconda Ciabatti

Entrano tra i cinque anche Wanda Marasco, Alberto Rollo e Matteo Nucci

Con 281 voti Paolo Cognetti e il suo 'Le otto montagne' (Einaudi), già vincitore del Premio Strega Giovani, guida la cinquina del Premio Strega 2017 votata in serata a Casa Bellonci, a Roma. Al secondo posto Teresa Ciabatti con 'La più amata' (Mondadori) che ha avuto 177 voti e al terzo Wanda Marasco con 'La compagnia delle anime finte' (Neri Pozza), con 175 voti. Entrano tra i cinque Alberto Rollo con 'Un'educazione milanese' (Manni) con 160 voti e Matteo Nucci con 'E' giusto obbedire alla notte' (Ponte alle Grazie) con 158.

Prima degli esclusi Chiara Marchelli e il suo 'Le notti blu' (Perrone) con 125 voti. Su 660 aventi diritto al voto hanno espresso tre preferenze in 532 su 660, per una percentuale di oltre l'80%. Le schede nulle sono state due. A presiedere il seggio, Edoardo Albinati, vincitore del Premio Strega 2016.

Alla vigilia della votazione della cinquina del Premio Strega 2017, Paolo Cognetti con 'Le otto montagne' (Einaudi), aveva già vinto la quarta edizione del 'Premio Strega Giovani'. Autore superfavorito con Teresa Ciabatti e il suo 'La più amata' (Mondadori), alla vittoria finale, Cognetti ha conquistato il consenso dei ragazzi tra i 16 e i 18 anni, in rappresentanza di 50 licei e istituti tecnici su tutto il territorio italiano e all'estero (Berlino, Bucarest, Parigi, Bruxelles), che compongono la giuria dello Strega Giovani. Un consenso che per lo scrittore ha un valore speciale.

"Questo è un premio sincero proprio perché è stato votato dai ragazzi. Ho sempre scritto di adolescenti. Mi sembra l'età dove tutto è cominciato e da qualche parte sono sempre un sedicenne" ha detto lo scrittore che è del 1978 e si avvicina ai quarant'anni, ricevendo il premio dalla presidente della Camera Laura Boldrini. Alla cerimonia nella Sala della Lupa a Palazzo Montecitorio, coordinata da Loredana Lipperini, sono intervenuti Giovanni Solimine, presidente della Fondazione Bellonci e Giuseppe D'Avino, presidente e amministratore delegato di Strega Alberti Benevento. "La politica ha bisogno della cultura" ha detto la presidente Boldrini che ha voluto ricordare Tullio De Mauro, scomparso lo scorso gennaio.

"L'anno scorso era qui con noi" e ha salutato la moglie di De Mauro, presente in sala. Mentre Solimine ha lanciato un appello alla presidente della Camera perché "venga condotta in porto, prima della fine della legislatura, la proposta di legge sulla promozione della lettura che ha trovato consenso in tutte le audizioni della VII commissione e sulla quale ha lavorato tanto l'onorevole Flavia Piccoli Nardelli". "Avevo l'età dei ragazzi che mi hanno votato, i capelli lunghi, gli orecchini che non ho mai tolto quando ho pensato che volevo fare lo scrittore. Sembrava un sogno che non si poteva realizzare e invece oggi sono la prova vivente che può diventare realtà" ha aggiunto Cognetti che ora si prepara alla sfida più grande. "A me piacciono le gare. Sono sempre stato un atleta. Non ho angoscia. C'e' un enorme lavoro dietro a questo libro, e ha un significato. Lo sento un impegno di squadra" ha spiegato de 'Le otto montagne' presentato da Cristina Comencini e Benedetta Tobagi.

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