Sono state sufficienti tre
votazioni alla Giuria dei Letterati presieduta da Ottavia
Piccolo per scegliere la cinquina finalista della 55/a edizione
del premio Campiello, nel corso della cerimonia che si è svolta
nell'aula magna dell'Università di Padova.
Erano 78 quest'anno le opere segnalate al premio letterario
di Confindustria Veneto. Dalla prima votazione sono usciti i
nomi di Stefano Massini con "Qualcosa sui Lehman" (Mondadori),
Mauro Covacich con "La città interiore" (La Nave di Teseo) e
Alessandra Sarchi con "La notte ha la mia voce" (Einaudi). Dopo
una votazione a vuoto, il terzo turno ha premiato anche
Donatella Di Pietrantonio con "L'arminuta" (Einaudi) e Laura
Pugno von "La ragazza selvaggia" (Marsilio).
Il premio Campiello Opera prima invece è andato a Francesca
Manfredi con "Un buon posto dove stare" (La Nave di Teseo). Ora
la palla passa alla giuria popolare, con la proclamazione del
vincitore il 9 settembre al teatro La Fenice di Venezia.
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