MILANO - Sono aumentate nel 2016 le vendite dei libri di poesia rispetto al 2015, sia a copie (+4,9%) che a valore (+8,8%) nei canali trade, cioè librerie e librerie online escluse la Grande Distribuzione Organizzata e Amazon. Il risultato è dovuto soprattutto alla poesia moderna che conferma il suo miglior andamento rispetto a quella classica e a quella greca-latina, sia a valore che a copie.
Questo secondo i dati Nielsen presentati oggi a 'Tempo di Libri', la Fiera dell'Editoria Italiana che si concluderà il 23 aprile a Milano Rho.
Mercato di nicchia, la poesia rappresentava il 5% dei titoli pubblicati nel 2015, secondo i dati'Ufficio studi AIE) ma assiste a una rinnovata vitalità. Sia per la poesia italiana che per quella straniera moderna sono in aumento il numero di editori e il numero di collane nel 2016. Si tratta di una crescita tendenzialmente costante dal 2013 in poi.
E la poesia italiana conferma la sua prevalenza rispetto a quella straniera (327 mila copie rispetto a 203 mila copie). Per entrambe le categorie, il genere che spinge la crescita rispetto al 2015 è quello moderno (+13,4% a copie per poesia italiana e +11,7% a copie per quella straniera).
"Le ragioni di questo andamento - ha spiegato Giovanni Peresson, responsabile dell'Ufficio Studi AIE e curatore del programma professionale di Tempo di Libri - sono diverse. Innanzitutto una crescita di marchi e collane editoriali che si occupano di poesia. In secondo luogo il fatto che la poesia ha accanto a quella legata strettamente alla produzione editoriale una dimensione di oralità - tra letture pubbliche e alcune esperienze che si stanno avviando negli audiolibri - che viene incontro a nuovi modi di leggere del pubblico".
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