Non si mette dalla parte dei buoni,
non fa atti d'accusa e non dà giudizi Teresa Ciabatti nel suo
libro più autobiografico, 'La più amata', in cui racconta un
percorso di "liberazione" e riesce, parlando della sua famiglia
e della sua vita, a renderla universale.
Candidato al Premio Strega 2017 da Mondadori, sostenuto da
Edoardo Nesi e Stefano Bartezzaghi, è un romanzo che è "riuscito
ad emozionare" dice all'ANSA la Ciabatti.
Felice della candidatura allo Strega al quale in molti la
danno già per superfavorita alla vittoria, dice: "Darmi già per
vincitrice è la classica cosa che si fa per bruciare un
candidato. I nemici ti danno per vincitore, ma in questa
edizione ce la giochiamo tutti allo stesso modo. Lo
Strega è il massimo riconoscimento che si può avere. Non c'è mai
stato uno Strega dato a un libro che non valeva".
E del suo romanzo spiega: "Dei libri precedenti mi dicevano
'hai una scrittura fredda' e invece questa volta sono riuscita a
creare empatia".
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