La Prima guerra mondiale da un punto
di vista molto particolare: la trasposizione di un'idea
operativa in un concetto fortificatorio. Con le relative
conseguenze. E' nel volume "Fortificazione e operazione. Lo
sbarramento degli Altipiani di Folgaria, Lavarone e Luserna" di
Willibald Richard Rosner, uscito in coedizione tra Curcu e
Genovese e Centro Documentazione Luserna, 768 pagine.
L'interesse dell'autore si rivolge verso lo sviluppo
concettuale dei piani di fortificazione, nonché verso
l'evoluzione tecnica e architettonica delle opere progettate e
costruite sugli altipiani di Folgaria, Lavarone e Luserna, sotto
l'influsso delle riflessioni operative del capo di stato
maggiore dell'esercito austro-ungarico Franz Conrad von
Hötzendorf (1852-1925), a partire dal 1907.
Nel quadro di queste riflessioni, lo sbarramento
austro-ungarico degli altipiani costituiva il perno di un'area
di radunata fortificata, il cui scopo era di creare i
presupposti per un'offensiva dalle vallate alpine verso il
Veneto.
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