Paul Beatty ha vinto il Man Booker
International Prize 2016 con il romanzo 'Lo schiavista', una
satira feroce e geniale sulla razza e la giustizia sociale.
Beatty, 54 anni, è il primo scrittore americano a vincere il
prestigioso riconoscimento. Vive a New York e ha studiato
Scrittura creativa al Brooklyn College e Psicologia alla Boston
University
Secondo la storica Amanda Foreman, che presiedeva la giuria, il
libro "raggiunge il centro della società americana contemporanea
con feroce umorismo, un'ironia tagliente che si può trovare
nelle opere di Jonathan Swift o Mark Twain".
A novembre l'autore sarà in Italia: il 17 al Circolo dei
Lettori di Torino, il 18 alla Scuola Holden, il 20 alla
Triennale di Milano, in occasione di BookCity.
Il protagonista, Bonbon, è nato a Dickens, ghetto alla
periferia di Los Angeles, ed è rassegnato al destino infame di
un nero della lower-middle-class. "So che detto da un nero è
difficile da credere, ma non ho mai rubato niente. Non ho mai
evaso le tasse, non ho mai barato a carte. Non sono mai entrato
al cinema a scrocco, non ho mai mancato di ridare indietro il
resto in eccesso a un cassiere di supermercato". Alla fine
Bonbon si lancerà nella più oltraggiosa delle azioni
concepibili: ripristinare la schiavitù e la segregazione
razziale nel ghetto. Idea grazie alla quale finisce davanti alla
Corte Suprema.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA