Elif Shafak, autrice bestseller de
'La bastarda di Istanbul', inaugurerà BookCity Milano 2016, con
il suo nuovo romanzo 'Tre figlie di Eva', in uscita per Rizzoli
il 10 novembre, nella traduzione di Daniele A. Gewurz e Isabella
Zani.
La spiritualità, la politica, l'amicizia, i sogni infranti e
la condizione della donna sono indagate dalla Shafak nel nuovo
libro che è soprattutto un romanzo sulla Turchia contemporanea,
su quei contrasti che agitano oggi il paese "delle potenzialità
inespresse" come dice la stessa scrittrice, che vive a Londra ed
è considerata una delle voci più importanti della narrativa
turca.
Peri ha trentacinque anni, tre figli, un marito e una vita
agiata nella città dov'è nata, Istanbul. Sta andando ad una cena
lussuosa quando le viene rubata la borsa. Lei reagisce, i ladri
scappano e dalla borsa cade una vecchia polaroid in cui
compaiono quattro volti: un uomo e tre giovani ragazze a Oxford.
Una è l'iraniana Shirin, atea e volitiva, la seconda è
l'americana di origine egiziane Mona, osservante, fondatrice di
un gruppo di musulmane femministe e poi c'è Peri, cresciuta
osservando il laico secolarismo del padre e la devota
religiosità islamica della madre, incapace di prendere posizione
sia nella disputa famigliare sia nel suo stesso conflitto
interiore. Tre ragazze, tre amiche con un retroterra musulmano
ma molto diverse: la Peccatrice, la Credente e la Dubbiosa.
L'uomo nella foto invece è Azur, docente di filosofia ribelle e
anticonformista, e sostenitore del dubbio come metodo di
comprensione della realtà. A Oxford Peri si innamora di Azur e
questo in contro le sconvolge la vita.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA