"Una storia di espiazione e
famiglie spezzate, un inno alla vita". Così Carmelo Sardo,
giornalista e autore di romanzi di successo come "Vento di
Tramontana" e "Malerba" (premio Sciascia, tradotto in oltre 10
Paesi, scritto a quattro mani con l'ergastolano Giuseppe
Grassonelli, diventato un caso editoriale) racconta la sua
ultima fatica, "Per una madre" (Mondadori, pp. 362, euro 19). Il
romanzo è stato presentato a Palermo. Un libro nato in un
contesto in cui i "codici taciti del carcere venivano rispettati
da tutti pur essendo fuori da ogni regola legale" e cioè nella
prigione di massima sicurezza di Favignana durante l'esperienza
del servizio di leva vissuta da Sardo tra gli agenti di
custodia. "Lì è nato un rapporto - racconta - che oserei
definire di amicizia con un boss che voleva riscattare la sua
esistenza generando un erede, con la complicità di noi guardie,
durante l'ora dei colloqui con la moglie". Un'angoscia
esorcizzata con la scrittura, immaginando un destino diverso per
il figlio di un boss.
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