Gli ingressi al Salone del Libro,
"elaborati da Società esterne", sono sempre stati "pienamente
accessibili". Lo afferma all'ANSA l'ex presidente Rolando
Picchioni. "Quanto sta avvenendo - dice - è un'assurda ricerca
di un capro espiatorio del quale né il Salone né la Fondazione,
per 15 anni vanto della Città, avevano bisogno". "E' a dir poco
triste che chi ha tenuto alto il valore e il prestigio della
Città riceva tanto ingrato ostracismo", aggiunge
Picchioni.
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