Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

E' morto Oliver Sacks, neurologo e scrittore, autore di 'Risvegli'

E' morto Oliver Sacks, neurologo e scrittore, autore di 'Risvegli'

Aveva 82 anni

ROMA, 31 agosto 2015, 16:10

Massimo Sebastiani Alessandra Baldini

ANSACheck

Oliver Sacks - RIPRODUZIONE RISERVATA

Oliver Sacks - RIPRODUZIONE RISERVATA
Oliver Sacks - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il famoso neurologo e scrittore britannico Oliver Sacks è morto oggi a New York all'età di 82 anni. Lo scrive il New York Times online citando Kate Edgar, la sua assistente.

  Sacks, come lui stesso aveva annunciato a febbraio in un editoriale sul Nyt, era affetto da cancro, che lo aveva colpito al fegato ed era entrato nella sua fase terminale.
 Uno dei suoi più famosi libri è 'L'uomo che scambiò sua moglie per un cappello', uscito nel 1985. Da un altro libro, Risvegli, era stato tratto un film con Robin Williams e Robert De Niro.  In Italia sono stati pubblicati 12 libri di Sacks, tutti da Adelphi, a partire dalla fine degli anni '80. L'ultimo è uscito quest'anno: Diario di Oaxaca.

  Era collaboratore de la Repubblica e il suo ultimo intervento era stato dedicato al suo coming out

   ''Non penso alla vecchiaia come a un epoca piu' triste da sopportare ma un tempo di piacere e liberta': liberta' dalle fastidiose urgenze di giorni precedenti, liberta' di esplorare i miei desideri e di legare assieme pensieri e sentimenti di una vita'': così l'autore di 'L'uomo che scambio' la moglie per un cappello' (fu il suo primo bestseller) e da ultimo 'Allucinazioni', aveva parlato il giorno del suo ottantesimo compleanno, il 9 luglio 2013.  Il suo 'Elogio della Vecchiaia (Non sto scherzando)' era apparso il 7 luglio sulla pagina delle opinioni del New York Times. ''Ottanta! Non riesco a crederci'', scrive Sacks: ''Spesso mi sembra che la vita sia appena cominciata e subito mi accorgo che sta per finire''. Non e' per giovanilismo che il neurologo si sente giovane, ma perche' e' cresciuto cosi' fin da ragazzo: sua madre era sedicesima di 18 figli, lui l'ultimo di quattro. ''Sono sempre stato il piu' giovane nella mia classe al liceo e questa sensazione, di essere il piu' giovane, mi e' rimasta anche se adesso sono quasi la persona piu' vecchia tra le mie conoscenze''.

  La realta' e' che, a dispetto di una serie disparata di problemi medici e chirurgici che includevano un cancro allora superato, gravi problemi di vista e alle ossa, Sacks scriveva di essere  ''felice di essere vivo''. Felice ''di aver provato tante cose - alcune meravigliose, altre orribili - di aver saputo scrivere decine di libri e di aver ricevuto innumerevoli lettere da amici, colleghi e lettori. Di aver goduto quella che Nathaniel Hawthorne aveva definito 'una comunione col mondo'''.

  Rimpianti pochi: ''Aver perso tanto tempo. Essere ancora terribilmente timido come ero a 20 anni. Non parlare altro che la mia lingua madre. Non aver viaggiato e conosciuto altre culture come avrei voluto''. Ma il bilancio e' quello di una vita ben vissuta e pronta a ad essere vissuta ancora per anni: ''Spero di completare la mia vita'', scriveva il neurologo. E che alcuni dei suoi libri ''continuino a parlare ancora'' dopo la sua morte. Di qui la bellezza degli 80 anni: ''Uno puo' ancora guardare lontano e avere un vivido, vissuto senso della storia impossibile quando si e' piu' giovani. Posso immaginare, sentire nelle mie ossa, il significato di un secolo. Non avrei mai potuto farlo a 40 o 60 anni''. 

Ecco l'intervento di Oliver Sacks alle Ted Talks sul tema di ciò che le allucinazioni rivelano della nostra mente:

 

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

Guarda anche

O utilizza