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Cinema: Aida, la 'mamma Roma' di Srebrenica

Cinema

Cinema: Aida, la 'mamma Roma' di Srebrenica

In sala film di Jasmila Zbanicsu orrore guerra ex Yugoslavia

ROMA, 23 settembre 2021, 10:36

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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QUO VADIS, AIDA? di Jasmila Zbanic, già in concorso alla Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia nel 2020 e dal 30 settembre in sala con Academy Two e Lucky Red, ci porta con grande efficacia e crudezza nell'orrore della guerra dell'ex Yugoslavia.
    Ed esattamente al centro di una tragedia, quella di Srebrenica, dove è protagonista una donna, una sorta di Anna Magnani pronta a combattere per marito e figli come una leonessa.
    A questo si aggiunga una delle scene più strazianti mai viste in una sala buia: il riconoscimento da parte dei familiari delle vittime, compresa Aida (una straordinaria Jasna Djuricic), dei loro resti (ossa e qualche frammento di vestito) in un'enorme sala dove decine di scheletri sono stesi ordinatamente. E c'è chi riconosce e si dispera.
    Il film, già candidato all'Oscar e ai Golden Globe come miglior film straniero, racconta come nel luglio del 1975 Aida, traduttrice dell'ONU che vive col marito e i suoi due figli è convinta di essere al sicuro nel campo base ONU dove lavora anche per i suoi stretti contatti con gli altri gradi della base di Srebrenica.
    Una base dove hanno trovato rifugio anche centinaia di cittadini d'etnia bosgnacca (bosniaci mussulmani), ma quando la pressione dell'esercito serbo sul perimetro si intensifica e arriva sul campo il feroce generale Ratko Madlic, soprannominato il "macellaio della Bosnia", Aida dovrà trovare la forza di salvare sé stessa e la sua famiglia dal massacro. Combatterà con tutte le sue forze.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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