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Agli Oscar stavolta attenzione anche ai tecnici

Agli Oscar stavolta attenzione anche ai tecnici

Musiche, trucchi, costumi, si celebra l'industria dietro i sogni

NEW YORK, 24 aprile 2021, 16:50

(di Alessandra Baldini)

ANSACheck

Laura pausini - RIPRODUZIONE RISERVATA

Laura pausini - RIPRODUZIONE RISERVATA
Laura pausini - RIPRODUZIONE RISERVATA

 Non solo divi: gli Oscar 2021 dedicheranno una attenzione speciale anche ai "tecnici": musicisti, truccatori, montatori, costumisti, editors, effetti speciali, tutto quel "dietro alle quinte" che rende possibile l'industria dei sogni.
    "Stiamo cercando di infrangere il mito che c'e' una partizione tra gli attori, che il pubblico conosce per nome, e tutti gli altri", ha spiegato Steven Soderbergh, 'regista' della notte delle stelle 2021: "Questa, alla fine dei conti, e' un'industria complessa. E quando guardi i crediti di un film ti accorgi che il numero delle persone del cast, rispetto agli altri, e' minuscolo".
    Non e' sempre stato cosi': nel 2019, per accorciare i tempi di trasmissione di una cerimonia che sembrava senza fine, fu deciso che quattro categorie di awards - cinematografia, editing, short dal vivo e make-up - sarebbero stati annunciati durante le pause per la pubblicita'. Un insulto a creativi che invece quest'anno verranno riconosciuti per l'alto valore artistico delle loro produzioni: tra questi il team dietro al "Pinocchio" di Matteo Garrone, doppiamente candidato per la squadra del make-up che vede in prima fila le protesi di Mark Coulier (sei versioni diverse in sei mesi per arrivare al design finale che fosse sufficientemente legnoso ma anche sufficientemente umano per il burattino di Collodi) con le acconciature di Francesco Pegoretti e il trucco di Dalia Colli. "Pinocchio" e' anche candidato per i costumi di Marco Cantini Parrini che dovra' vedersela con la favorita, Alexandra Byrne di "Emma". Tra i costumisti italiani, Milena Canonero ha vinto quattro Oscar e Gabriella Pescucci uno per "Eta' dell'Innocenza di Martin Scorsese, ma per un uomo bisogna tornare indietro a Danilo Donati nel 1971 per Casanova di Fellini.
    Uno spazio speciale va alle musiche: la canzone originale favorita e' "Speak Now" di Leslie Odom Jr. (candidato anche come best supporting actor) e Sam  Ashworth da "One Night in Miami", ma in corsa c'e' anche Laura Pausini per "Io Si" da "La vita Davanti a se" di Edoardo Ponti: "Pensavo che non avrei mai piu' cantato in pubblico", ha detto la Pausini, appena arrivata a Los Angeles dove invece si esibira' nel pre-show di domenica con il brano composto con Niccolo' Agliardi e la 12 volte candidata Diane Warren.
    "Io Si" potrebbe essere la prima canzone interamente in italiano a vincere un Oscar, dopo esser stata la prima non in inglese a conquistare un Golden Globe, un Satellite Award. Tanti italiani hanno vinto per la miglior colonna sonora - Ennio Morricone, Nino Rota, Giorgio Moroder, Nicola Piovani e Dario Marianelli - ma solo Moroder e' arrivato al primo posto come co-autore di "What a Feeling," da "Flashdance" del 1983, e "Take My Breath Away" nel 1986 con "Top Gun".
   

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