Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Il primo musical di Lin Miranda diventa film e censura Trump

Teatro

Il primo musical di Lin Miranda diventa film e censura Trump

"In the Heights" sui 'dreamers' ispanici a giugno in sala e Hbo

NEW YORK, 09 aprile 2021, 17:19

di Alessandra Baldini

ANSACheck

Il primo musical di Lin Miranda diventa film e censura Trump - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il primo musical di Lin Miranda diventa film e censura Trump - RIPRODUZIONE RISERVATA
Il primo musical di Lin Miranda diventa film e censura Trump - RIPRODUZIONE RISERVATA

"In the Heights", il musical ambientato nel quartiere della sua infanzia che nel 2008 ha fatto vincere a Lin Manuel Miranda quattro Tony, diventa finalmente un film con l'aiuto di Jon Chu, il regista di "Crazy Rich Asians". Prodotto dalla Warner dopo essere rimbalzato da studio a studio, lo spettacolo che lancio' la carriera del creatore di "Hamilton" approdera' nelle sale Usa l'11 giugno e in contemporanea sulla piattaforma in streaming Hbo Max.

Miranda, che nello show a Broadway aveva il ruolo centrale di Usnavi de La Vega, il padrone di una piccola "bodega" che lavora per mettere da parte e tornare nella Repubblica Dominicana, si e' sentito troppo vecchio per riprendere la parte dei suoi vent'anni, accontentandosi nel film del ruolo cammeo del venditore di granite Pirogua Guy. E' stata aggiornata politicamente anche la sceneggiatura, tratta dal libro dello stesso titolo di Quiara Alegría Hudes: Miranda parla dei "Dreamers", i ragazzini portati negli Usa da genitori immigrati clandestini e censura Donald Trump cambiando le parole di alcune canzoni tra cui "96.000". Nella versione originale, quando il quartiere scopre che la bodega di Usnavi ha vinto un biglietto vincente della lotteria, uno dei suoi amici, Benny, sogna di essere il fortunato vincitore immaginandosi sui campi di golf con Trump gli porta le mazze. Nella nuova versione il riferimento al tycoon e' saltato: al suo posto il 'caddie' e' Tiger Woods. Lo sfondo del musical e del film e' rimasto lo stesso: Washington Heights, il quartiere sulla punta nord di Manhattan popolato in maggioranza da ispanici, anche se e' li' che crebbe Henry Kissinger. Lo show di Broadway era costruito sulle memorie dell'adolescenza di Miranda, ma anche sulla crescente consapevolezza del suo autore che i ruoli di Broadway per i latini erano limitati. Il musicista aveva usato hip hop e salsa per rendere omaggio a una comunita' di immigranti pieni di speranze, tra feste di quartiere, e amici che sembravano una famiglia allargata. 

Il ruolo di Usnavi e' andato a Anthony Ramos di "Hamilton", Leslie Grace e' Nina, la sua amica di infanzia e la prima della famiglia ad andare al college, Corey Hawkins e' Benny, che lavora con la compagnia di taxi di suo padre ed e' l'unico non latino tra i personaggi, mentre Melissa Barrera e' la parrucchiera Vanessa: Usnavi le fa la corte ma lei sogna di fare la stilista di moda e di trasferirsi downtown, nel West Village. Come nella versione teatrale, anche nel film i conflitti dei protagonisti sono centrati nella realta' e non sugli stereotipi degli ispanici visti come membri di gang o spacciatori di droga. E anche la Warner ha sposato lo spirito inclusivo dello show, alleandosi con organizzazioni ispaniche come la National Hispanic Media Coalition per raggiungere un pubblico che gia' rappresenta un terzo dei biglietti venduti al cinema: "Abbiamo il potere di decidere il successo di un film - ha detto a Variety Brenda Victoria Castillo, presidente e Ceo della Nhmc - ma ci vediamo solo nel 4 per cento dei ruoli".

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza