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Rendez-Vous, il meglio del nuovo cinema francese

Rendez-Vous, il meglio del nuovo cinema francese

Da Roma a Torino al via con Roubaix, Une lumiere di Desplechin

ROMA, 01 luglio 2020, 20:01

Francesco Gallo

ANSACheck

Roubaix, Une Lumiere - RIPRODUZIONE RISERVATA

Roubaix, Une Lumiere - RIPRODUZIONE RISERVATA
Roubaix, Une Lumiere - RIPRODUZIONE RISERVATA

Nel segno di 'viva le arene!' ai tempi del Covid e del cinema al femminile, parte stasera la decima edizione di Rendez-Vous la rassegna che dall'1 al 6 luglio celebra il nuovo cinema francese da Arnaud Desplechin a Valérie Donzelli. Si parte nella storica Arena del Nuovo Sacher di Nanni Moretti a Roma, poi la rassegna arriverà a Torino (Cinema Massimo e Arena), Bologna (Cineteca) e Palermo (Rouge et Noir). Curata dall'Institut français Italia e in collaborazione con UniFrance, Rendez-Vous prevede una selezione di sei titoli presentati in anteprima in Italia, a partire dal nuovo film di Arnaud Desplechin, ROUBAIX, UNE LUMIÈRE che sarà presente stasera alla proiezione d'apertura.

Al centro di ROUBAIX, UNE LUMIÈRE di Arnaud Desplechin un tragico fatto di cronaca, già raccontato da un documentario di Mosco Boucault per France 3, con vittima un'anziana donna. Nel cast di questo noir, Léa Seydoux, Sara Forestier e Roschdy Zem che ha ottenuto per la sua interpretazione i premi Lumière e César. "Per la prima e unica volta nella mia vita - ha spiegato il regista in una intervista - ho solidarizzato con due criminali: ho voluto riconsiderare le parole crude delle vittime e delle colpevoli come la più pura delle poesie». Ci sarà poi PAPICHA di Mounia Meddour che sarà distribuito da Teodora Film in autunno. Già a Un Certain Regard a Cannes e con all'attivo un doppio César per regista e interprete, Lyna Khoudri, il film nonostante abbia incassato due milioni di euro in Francia è tuttora bandito in Algeria. Protagonista appunto Papicha studentessa universitaria algerina che sogna di diventare stilista. La sua vita è però sconvolta da un'ondata di fondamentalismo religioso che fa precipitare il Paese nel caos.

Seguirà SIBYL di Justine Triet, in sala con Valmyn Distribution, tra cinema e psicanalisi. Di scena il rapporto simbiotico, il transfer nel segno di odio e amore, tra una terapeuta e una paziente. Alice Winocour è invece la regista di PROXIMA, space story con protagonista Sarah (Eva Green) astronauta francese che sta per lasciare la terra per una missione spaziale. Unica donna in un ambiente totalmente maschile (nel cast anche Matt Dillon), Sarah ha anche un problema non da poco, separarsi da Stella, la figlia di otto anni. NEVADA di Laure de Clermont-Tonnerre è diviso invece tra western e prison movie. Roman (Matthias Schoenaerts) in carcere in Nevada accetta di essere inserito in un programma di riabilitazione in cui si addestrano mustang selvatici. Notre Dame di Valérie Donzelli, già a Locarno, chiuderà la rassegna con questa commedia folle, buffa e romantica. Protagonista una donna intenzionata a rivedere tutta la sua vita. "Amo la commedia - ha detto la Donzelli - e amo il burlesque: questo film è il mio modo di raccontare il mondo di oggi, con un mélange di pudore e poesia".

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