In tempi di lockdown, si cerca sempre
di più il cinema sul piccolo schermo. Un'abitudine che gli
esercenti temono non venga abbandonata anche a sale riaperte,
visto anche la svolta degli Oscar sui film distribuiti
direttamente in Vod. Per questo l'industria cinematografica
mondiale segue con grande attenzione lo scontro in atto tra
Universal e sale Usa.
La major, che è stata fra le prime a virare, in emergenza
covid-19, sulla distribuzione di nuovi titoli on demand, sta
registrando Il successo globale del family movie animato Trolls
world tour, che ha ottenuto vendite per oltre 100 milioni di
dollari in tre settimane. Un risultato che ha portato il Ceo
della Universal Jeff Shell, a annunciare che anche a sale
riaperte, i film potrebbero debuttare contemporaneamente in vod
e nei cinema. Parole alle quali i due maggiori proprietari di
sale negli Stati Uniti, la Amc e la Regal, ora ferme per il
lockdown, hanno risposto annunciando un boicottaggio nei cinema
dei nuovi film Universal. Una linea che anche la Odeon in Gran
Bretagna ha deciso di adottare. Per ora non verranno colpiti due
dei blockbuster Universal più attesi, il nono capitolo di Fast &
Furious, F9 e Minions 2, la cui è uscita era stata rimandata al
2021
"Il cambiamento radicale della Universal nel modello di
business - ha scritto l'amministratore delegato Adam Aaron
della Amc in una lettera alla Major, annunciando il boicottaggio
- rappresenta per noi un aspetto negativo ed è inaccettabile".
Una posizione netta dovuta anche alla crisi economica della
catena che sarebbe a rischio bancarotta.
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